Fino a qualche mese fa si è discusso molto dello stop alle penalizzazioni sugli assegni pensionistici. La nuova Legge di Stabilità, però, ha introdotto la norma inerente alla cancellazione delle penalizzazioni per chi chiede il pensionamento prima dei 62 anni di età anagrafica fino al 31 dicembre 2017. Come prevedeva la precedente Riforma Fornero chi lascia il lavoro prima del compimento del 62 esimo anno di età andava incontro a delle penalizzazioni nella misura dell’1 % per ogni anno di anticipo rispetto i 62 anni e del 2 % per ogni ulteriore anno di anticipo rispetto ai 60 anni.
Nei giorni scorsi, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, guidato da Tito Boeri, ha dato il via libera allo stop delle penalizzazioni ma restano ancora molti punti da chiarire. Per esempio, rimane da capire se gli assegni pensionistici che hanno subito una penalizzazione prima dell’entrata in vigore della nuova Legge di Stabilità rimarranno decurtati o se verranno depenalizzati. Secondo quanto affermato dal messaggio n. 5280/2014 dell’Inps, permane la possibilità che gli assegni penalizzati sulla base di periodi contributivi potrebbero essere ricalcolati, ma le somme già corrisposte non potranno essere più recuperate. Come specificato sul portale “Pensioni Oggi”, rimangono ancora forti dubbi per i lavoratori che raggiungono i requisiti pensionistici entro il 31 dicembre 2017 ma scelgono di andare in pensione in una data successiva rispetto la data di maturazione del requisito.
Ad esempio, se un lavoratore con 58 anni di età, entro il 2017 ha maturato 42 anni di contributi e nonostante ciò decidesse di restare al lavoro per altri due anni, il suo assegno non dovrebbe subire penalizzazioni anche se ancora si attendono risposte definitive. Da non dimenticare che per evitare le penalizzazioni al 31 dicembre 2014, un lavoratore deve maturare almeno 62 anni di età oppure i versamenti contributivi devono derivare da prestazione di lavoro includendo anche malattia e infortunio. Mentre stando alle norme dettate dalla nuova manovra, non si applica nessuna penalità sino 31 dicembre 2017.
