Silvio Berlusconi non è più un parlamentare dell Repubblica, dopo 19 anni dal suo ingresso alla Camera. Ieri, il Senato lo ha fatto decadere da senatore per la condanna definitiva e confermata in Cassazione sul caso dei diritti Mediaset. Negli stessi minuti, il Cavaliere teneva una manifestazione di Forza Italia in via Plebiscito, dove hanno partecipato migliaia di manifestanti con bandiere e lutto al braccio. E’ stato lo stesso Berlusconi a definire la giornata di oggi un “lutto per la democrazia”. Allo stesso tempo, l’ex premier ha rassicurato gli elettori che non lascia la politica, intenzionata più che mai a dimostrare la sua innocenza e a ridiscendere in campo per guidare il centro-destra.
I parlamentari di Forza Italia hanno chiesto al capo dello stato di essere ricevuti dopo l’atto gravissimo che si è consumato a Palazzo Madama, dove sono stati respinte tutte le mozioni presentate dal centro-destra, tese a rinviare il voto sulla decadenza di Berlusconi o a chiedere il voto segreto.
Il governo Letta, dal canto suo, dovrà adesso affrontare un’opposizione più folta e agguerrita, anche se mostra fiducia sui numeri al Senato, dove la maggioranza è tenuta in piedi da una decina di senatori. In realtà, il vero pericolo si chiama Matteo Renzi per il premier, anch’egli intenzionato a far cadere il governo quanto prima per tornare alle urne già in primavera, una volta vinte le primarie del PD, al fine di non farsi rosolare a fuoco lento tra un governo impopolare e tensioni interne al suo stesso partito.