Lo scontro tra l’ex premier Silvio Berlusconi e il premier uscente Mario Monti s’indurisce. Dopo che il Prof aveva definito il primo un “cialtrone”, il Cavaliere non le manda a dire e risponde sostenendo che gli insulti di Monti sarebbero frutto della disperazione.
Disperazione, avverte il Cavaliere, che gli deriverebbe dai risultati negativi dei sondaggi. Il leader del centro-destra, infatti, azzarda una previsione personale, ma che ritiene sia in linea con l’esito di alcune rilevazioni non pubblicabili per legge: il centrino di Monti, Casini e Fini avrebbe poche probabilità di arrivare al 10%, quindi, non prenderebbe seggi alla Camera. Se succede, ha detto domenica l’ex premier alla Fiera di Milano, “mi ubriacherò”.
Non sappiamo se Berlusconi abbia numeri che gli suggeriscano di esternare questa previsione, quel che è certo è che la campagna elettorale di Monti e Casini stia andando in una direzione del tutto negativa, rispetto alle previsioni iniziali. Che la loro coalizione sarà la quarta, dietro a quelle guidate rispettivamente da Bersani, Berlusconi e Grillo non sembra ci siano dubbi. Ieri, poi, il Prof è stato anche contestato a Cagliari e l’interazione con il pubblico gli riesce difficile, come quando ha risposto a una studentessa che gli chiedeva lumi sul programma, “vada a vedere sul nostro sito”.
Non è un caso che proprio ieri, stretto tra una campagna elettorale fallimentare e numeri disastrosi, Monti abbia chiuso al centro-sinistra di Pierluigi Bersani, affermando che non avrebbe nulla a che spartire con esso. Salvo precisare dopo che si riferisse all’attuale conformazione della coalizione di PD-Sel, non a una chiusura in assoluto.
L’apoteosi del flop è rappresentato da Gianfranco Fini, che Berlusconi accredita sotto lo 0,4%. Domenica è arrivato in Sicilia, terra di Fabio Granata, esattamente ad Agrigento. Manifestazione in un cinema. Presenti: meno di una cinquantina di persone, tra cui una decina di bambini. E inclusi gli interessati.