730: istruzioni per l’uso -parte prima-

L’Agenzia delle Entrate tramite circolare 16/E di sabato 28 Marzo, ha fornito una mappatura completa del nuovo modello 730 per la dichiarazione dei redditi al fine di facilitarne la compilazione evitando ai contribuenti, di conseguenza, errori o imprecisioni.

Si tratta di consigli e direttive volte a semplificarne la comprensione a favorire una corretta lettura del documento grazie all’ausilio di una guida stilata da datori di lavoro, enti pensionistici, Caf e professionisti abilitati.

In prima istanza, ricordiamo che possono ricorrere al 730 tutti i lavoratori dipendenti, i pensionati e particolari categorie di contribuenti, in più, coloro i quali lavorano a tempo determinato e anche chi percepisce un reddito tramite contratto di collaborazione coordinata e continuativa, i lavoratori socialmente utili, il personale della scuola a tempo determinato e i soci di cooperative.

Non possono usufruirne, invece, i soggetti con l’obbligo di presentare insieme al modello anche la dichiarazione Iva o Irap o che sono tenuti alla presentazione del 770 per i sostituti di imposta, inoltre, coloro i quali pur godendo di un reddito fisso con contratto da lavoro dipendente lavorano per un datore non obbligato ad effettuare ritenute (come nel caso di coloro che ricorrono al sostegno di badanti) e i non residenti in territorio italiano durante l’anno 2009.

Da quanto riportato nella circolare destinata al sostegno e all’assistenza fiscale, pare che il nuovo modello abbia subito alcune importanti modifiche.

In primo luogo ci saranno tassi più bassi per le rate, in quanto dal 2010 al saldo irpef e delle addizionali regionali e comunali effettuato tramite pagamento rateizzato viene applicato un tasso d interesse dello 0,33% rispetto ad uno 0,50% registrato nell’anno appena trascorso.

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