Berlusconi si è dimesso: l’Italia fa i conti con l’ennesima crisi politica e istituzionale. Nella seradi sabato l’ex premier Silvio Berlusconi ha presentato le proprie dimissioni sotto gli occhi increduli di mezza Italia.
Tra esultanze e rammarichi, tra sostenitori e oppositori, il vecchio Governo ha lasciato il posto all’avvio di un nuovo Governo Tecnico che ha già annunciato riforme e grandi innovazioni volte a contenere il famoso debito pubblico che ha profondamente scosso la stabilità economica italiana.
Ma quale è stato l’impatto sui mercati europei ed internazionali? Secondo quanto registrato dopo la notizia delle dimissioni di Silvio Berlusconi il divario fra i titoli pubblici italiani e quelli tedeschi, si sarebbe impennato disattendendo le previsioni degli addetti ai lavori e degli esperti finanziari che prevedevano una discesa al di sotto del 480.
Questo ovviamente determina il susseguirsi di numerosi dubbi e paure, e se non fosse stato Berlusconi la vera causa del problema? E se così fosse, dove si nascondono le origini di tale condizione? Secondo gli esperti, il passaggio dal 480 al 570 è stato scaturito dall’improbabilità della partecipazione del Pdl alla formazione di questo governo.
Ma quale sarà il futuro dell’Italia? I mercati internazionali di certo non amano i governi di sinistra, a meno che non si tratti di partiti che adottino linee liberaleggiante alla Tony Blair, quindi numerosi sono i dubbi che aleggiano intorno alla condizione economica e sociale italiana, a noi non resta che attendere e monitorare gli eventuali sviluppi.
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