Le famigerate elezioni europee 2014 sono catastroficamente giunte a termine, gli spogli sono stati chiusi e il vincitore è state eletto. Renzi spopola su Grillo, Berlusconi oramai verso la fine, mentre Alfano sembra essere destinato politicamente a morire ancor prima di esser nato.
Una vittoria definita da molti storica quella di Renzi che, non ha vinto, ma stravinto! C’è chi dice che poi non è stata una gran sorpresa, perché che il Pd fosse in testa era abbastanza chiaro a tutti, la vera sorpresa quindi, più che la vittoria è stata l’entità di quella vittoria. Un 42% che mantiene un certo innegabile peso, soprattutto in politica e soprattutto se paragonato a quel 20% ottenuto dai Grillini.
Un risultato raggiunto in politica solo nel 1994 quando un’Italia speranzosa ed illusa corse alle urne per eleggere colui che è stato una sorta di piaga durante vent’anni : Silvio Berlusconi. Ma a cosa si deve questo 42%? Per alcuni la questione è piuttosto semplice, quei famosi 80 euro in busta paga hanno creato non pochi amici a Renzi, che continua ad andare in Tv con una frequenza imbarazzante (proprio come faceva e ha continuato fare Berlusconi nell’ultimo ventennio).
Il vero grande sconfitto di questa tornata elettorale è stato Beppe Grillo e il suo M5S che voleva rappresentare la grande rottura ed invece ha portato a casa un risultato deludente e simbolico. Il movimento di Grillo è stato doppiato da Renzi e un simile risultato porterà certamente una qualche conseguenza negli equilibri politici del Paese.A render la questione ancor più “imbarazzante” quei 5 punti (appena) di distacco tra Grillo e Berlusconi ritenuto oramai per molti finito.