Enea: il rapporto Energia e ambiente

Enea ha pubblicato ieri il nuovo Rapporto Energia e Ambiente 2008, con una importantissima valenza strategica e politica.
Il rapporto di quest’anno evidenzia due aspetti fondamentali:

  • l’impatto della crisi economica sul sistema energetico, con scenari che evidenziano per un verso la riduzione dei consumi e, di conseguenza delle emissioni, per effetto del minor livello dell’attività economica e, per altro verso, la riduzione che la recessione determina sull’attività d’investimento del settore energetico;
  • l’importanza in generale dell’investimento in ricerca e tecnologia come strumento per affrontare la sfida energetica.

Tra le opzioni aperte nel quadro energetico italiano si enfatizzano i seguenti punti:

  • la centralità dell’efficienza energetica come scelta per il breve medio periodo, e l’esigenza di concentrare l’attenzione sugli usi finali dell’energia, nel residenziale, nei trasporti e nell’industria, anche per i suoi effetti positivi sul sistema economico;
  • l’esigenza di guardare al ritorno al nucleare come una novità importante che si aggiunge, ma non è in alternativa, alle altre fonti, in particolare rinnovabili, e che consente il rientro in un settore tecnologico di cui occorre catturare l’evoluzione;
  • le fonti rinnovabili in quanto tecnologie sulle quali occorre investire in ricerca ed innovazione, anche per le opportunità che offrono a livello industriale, come mostrano i risultati ottenuti da Spagna e Germania;
  • l’esigenza di mettere il massimo impegno sul trasferimento tecnologico dal mondo della ricerca a quello dell’industria, per partecipare alla competizione tecnologica, che si è aperta nel mondo su energia e ambiente. L’impegno di ENEA sul solare termodinamico sta riscuotendo grande attenzione nel Mediterraneo e nel Sud-est asiatico;
  • l’attenzione che è necessaria porre sulle tecnologie energetiche a lungo termine, come il programma sulla fusione nucleare (ITER), dove occorre riaffermare con decisione il ruolo di leadership che il Paese, anche tramite l’ENEA, ha conquistato a livello internazionale.

Qui di seguito vi proponiamo l’introduzione al Rapporto a firma del Presidente di ENEA, Luigi Paganetto e il link per scaricare l’intero report.

Le questioni dell’energia e dell’ambiente, e quelle del cambiamento climatico, hanno acquisito nuovi caratteri e ulteriore rilievo nel quadro dell’attuale crisi economica. La constatazione che la depressione dell’attività economica rende meno pressanti i vincoli legati all’uso delle risorse energetiche e al loro impatto ambientale si accompagna infatti agli interrogativi sulle azioni più opportune che dovrebbero essere intraprese per mitigare gli effetti della crisi ed avviare un percorso per il superamento della stessa.

Le tecnologie dell’energia sono oggi, a questo riguardo, un punto di riferimento in un mondo in cui l’innovazione ha un ruolo sempre maggiore nella creazione di benessere. La sostenibilità dello sviluppo associa all’esigenza della salvaguardia del pianeta l’obbiettivo della crescita. Ma come rispondere alla sfida di una domanda sempre crescente di energia?

L’efficienza negli usi finali dell’energia, nel residenziale, nei trasporti e nell’industria, è forse la risposta più efficace. Altrettanto lo è un buon mix energetico. Occorre diminuire la nostra dipendenza dell’estero, differenziare le fonti attraverso nucleare e rinnovabili, aumentare la sicurezza degli approvvigionamenti e per tutto ciò il mix delle fonti è decisivo, ma per diminuire i costi, introdurre innovazione, abbassare i consumi e le emissioni, l’efficienza energetica è lo strumento decisamente più importante.
Nel prefigurare interventi per il rilancio dell’economia, si è fatta strada l’idea che la concentrazione degli sforzi di investimento nei processi e nelle tecnologie mirate ad un uso più razionale dell’energia e allo sfruttamento di fonti energetiche rinnovabili (clean energy technologies) potrebbe funzionare da volano per la ripresa economica garantendo, al tempo stesso, la piena coerenza con i vincoli energetici e ambientali. La possibilità di dare forma e attuazione concreta ad una uscita dalla crisi attraverso una sorta di “green new deal” risulta, tuttavia, cosa ben più complessa, ed è in questa prospettiva che il dibattito più recente si è andato sviluppando. La struttura dell’offerta come della domanda di energia, e il modo in cui il rapporto tra le due è capace di influenzare gli scenari delle emissioni, costituiscono un primo rilevante punto di attenzione. Ma è la risposta che la ricerca può offrire alla correzione dei maggiori squilibri del sistema energetico a rappresentare – assicurando il minor impatto ambientale – il termine ultimo di riferimento per le azioni da intraprendere, e a rendere perciò decisivo il modo in cui il percorso di sviluppo e diffusione delle tecnologie energetiche viene impostato ed avviato.

Luigi Paganetto
Presidente ENEA

Fonte: 100ambiente.it

Comments

No comments yet. Why don’t you start the discussion?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *