Si continua a parlare della recente decisione governativa di istituire una nuova tassa da applicare su unità abitative di residenza, si tratta dell’IMU, ovvero una nuova e particolare imposta sugli immobili che, secondo gli esperti del settore, potrebbe rivelarsi in realtà particolarmente rischiosa per i contribuenti.
I Comuni reclamano danaro e il Governo per risanare il bilancio dei piccoli centri ha pensato bene di introdurre una nuova e particolare tassa sugli immobili i cui introiti finiranno direttamente nelle casse comunali, ma non si può far meno di chiedersi se sia veramente questa la soluzione.
Numerose sono le polemiche e numerosi gli interventi volti a sottolineare che tale manovra, in realtà, potrebbe verificarsi nociva per la popolazione, difatti l’applicazione della tassa in questione in sostanza non farebbe altro che aggravare il cosiddetto carico fiscale degli immobili.
A mettere in guardia cittadini e governo, Assoediliza, che nelle ultime ore si è dichiarata assolutamente contraria all’introduzione della nuova imposta in quanto per come formulata, la tassa in questione non farebbe altro che integrare l’attuale ICI, rivelatasi nel corso degli anni anch’essa incapace a risolvere i problemi degli Enti Locali.
Ma allora come risolvere il problema?
Il presidente di Assoedilizia si è espresso in tal senso, paventando l’introduzione di una tassa sull’attività lavorativa sul territorio, perché solo in questo modo non si andrebbe a gravare esclusivamente sulle condizioni economiche dei cittadini e dei residenti costretti a pagare, in un certo senso, per tutti, compresi per i pendolari e per i lavoratori che quotidianamente giovano dei servizi comunali.