Era molto attesa e alla fine la “proposta choc” di Silvio Berlusconi è arrivata; l’asso nella manica si chiama IMU. Dal palco della vecchia fiera di Milano, il leader del centro-destra ha promesso non solo che se vincerà le elezioni l’IMU sulle prime case sarà abolita, ma sarà rimborsata ai cittadini anche l’IMU che hanno già pagato per il 2012. Il tutto avverrà con la spedizione a domicilio di un assegno bancario o postale, quest’ultimo, in particolare, per le persone più anziane. Il provvedimento sarebbe operativo entro un mese, nel caso in cui il centro-destra vincesse le elezioni politiche del 24-25 febbraio.
Secondo Berlusconi, infatti, con l’IMU sulle prime case, Monti avrebbe toccato un bene sacro per le famiglie e l’effetto psicologico sarebbe stato devastante, tanto da comprimere i consumi e mettere in crisi il comparto immobiliare e gli addetti del settore.
Ma non è solo l’IMU la promessa del PDL del Cavaliere. In cinque anni, l’Irap sarà eliminata, al contempo non sarà imposta alcuna patrimoniale, come vorrebbero Monti e la sinistra, spiega sempre dal palco l’ex premier e niente ritocco all’insù dell’IVA a luglio.
E se da sinistra e dal centro arriva una pioggia di critiche alla proposta di restituire l’IMU, il Cavaliere spiega che i soldi saranno trovati dimezzando i costi degli stipendi dei politici a tutti i livelli, tagliando la spesa improduttiva dello stato, ritoccando l’accise sui giochi e importando 25-30 miliardi di entrate una tantum dall’accordo con la Svizzera per i capitali italiani ivi depositati, con la previsione di 5 miliardi di gettito in più all’anno su questo versante.
Da Reggio Emilia, invece, Beppe Grillo torna ad attaccare la stampa, che avrebbe travisato le sue parole sui bombardamenti contro i palazzi della politica. Parole pronunciate il giorno prima e con le quali aveva attaccato duramente il capo dello stato, che aveva invitato a non riportare notizie infondate sul caso MpS. Grillo ha ancora una volta chiesto l’arresto di tutto il Partito Democratico e del suo segretario Pierluigi Bersani, rei, a suo dire, di avere dissestato una banca sana, come quella di Siena.