Deduzioni e detrazioni Irpef: troppe aliquote pochi vantaggi

Continuiamo a parlare del modello 730 e dell’Irpef.

Si parlava nel precedente articolo, http://www.risparmiosoldi.it/soldi/irpef-una-selva-oscura-tra-deduzioni-e-detrazioni/ , di come la disciplina dovrebbe venire semplificata. A questo riguardo la riforma ipotizzata sei anni fa da Giulio Tremonti, era una buona soluzione, che consisteva nel passaggio a due aliquote uniche del 23 e 33%, e prevedeva degli ottimi sconti, in minor numero rispetto agli attuali, snellendo la disciplina.

Ecco le prime bozze per la dichiarazione dei redditi del 2010

Ecco già pronte le prime bozze per quanto riguarda le istruzioni e i modelli delle dichiarazioni dei  redditi Unico 2010 per quanto riguarda le società di persone, gli enti non commerciali e le società di capitali.

Tutti questi documenti sono già disponibili sul sito web delle Agenzie delle Entrate, accompagnati dalla versione non ancora definitiva del modello per il consolidato nazionale e mondiale.

Modello Irap 2010: pronta la bozza

Tra le novità, l’introduzione di una colonna dedicata all’esenzione per le imprese nelle zone franche urbane. E’ in rete la bozza del modello Irap 2010, all’interno del quale vanno dichiarati i dati relativi all’anno d’imposta 2009. Debutta uno spazio dove le imprese che intraprendono un’attività economica nelle “zone franche urbane” devono indicare la quota della produzione netta esente dall’imposta. Scompaiono, invece, alcuni righi, tra cui quelli relativi alle deduzioni per l’incremento occupazionale.

Basilicata: contributo per la riduzione delle bollette gas per le famiglie disagiate

Buone notizie in arrivo per le famiglie residenti in Basilicata. Le famiglie disagiate potranno infatti usufruire di una riduzione sul costo della bolletta del gas. Come si evince dal bando. Per le famiglie residenti in Basilicata titolari di utenze civili di gas naturale che versano in condizioni di disagio economico l’iniziativa è tesa a garantire un contributo aggiuntivo fino al 20% del corrispettivo relativo alle

Tarsu: come chiedere il rimborso dell’Iva

La sentenza della Corte costituzionale n. 238 del 2009 ha finalmente chiarito la natura giuridica della Tariffa di igiene ambientale (Tia), affermandone il carattere tributario e pertanto la non assoggettabilità all’Iva del 10%. In seguito alla sentenza è così sorto il diritto, per il cittadino, al rimborso delle somme indebitamente pagate (limitato alle fatture degli ultimi 10 anni). Se negli anni scorsi quindi il vostro Comune vi ha fatto pagare l’Iva sulla tassa rifiuti (Tarsu o Tia), innanzitutto controllate subito sulle fatture.

Modello Iva 2010: online la bozza con importanti novità

Il sito internet dell’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione la bozza del modello Iva 2010: si tratta di un’importante iniziativa telematica, volta a illustrare quali sono le principali novità e modifiche rispetto a un anno fa. Si tratta di una versione molto più semplificata e razionalizzata, la quale, tra l’altro, è stata introdotta per venire incontro al nuovo regolamento in materia di compensazione del decreto legge 78 del 2009 (“Provvedimenti anticrisi, nonché proroga di termini e della partecipazione italiana a missioni internazionali”). Quali novità sono state apportate nel nuovo modello relativo al 2010?

Unico 2009: ancora due giorni per i versamenti dei soggetti Ires

Il 16 ottobre rappresenta un giorno da segnare e sottolineare sul calendario per quel che riguarda alcuni importanti versamenti relativi a Unico 2009. In particolare, sono quindi ancora due i giorni utili per le persone fisiche, le società semplici, le società di persone e quei soggetti che sono titolari di partita Iva e che hanno scelto di effettuare il pagamento rateale nella dichiarazione dei redditi;

Scudo fiscale: investimenti all’estero, regolarizzazione in loco e rimpatrio

I contribuenti sono tenuti ad indicare nel modulo RW della dichiarazione dei redditi non soltanto le attività estere di natura finanziaria ma anche gli investimenti all’estero di altra natura, ”indipendentemente dalla effettiva produzione di redditi imponibili in Italia”. Lo precisa la circolare dell’Agenzia delle Entrate che fornisce i primi chiarimenti sulle modalità di adesione allo scudo fiscale, sottolineando che ”dovranno essere sempre indicati anche gli immobili tenuti a disposizione, gli yacht, gli oggetti preziosi e le opere d’arte anche se non produttivi di redditi”.

Scudo fiscale: i codici tributo per il versamento

Il tanto discusso provvedimento dello scudo fiscale comincia a prendere forma, grazie all’introduzione dei primi codici tributo da utilizzare in questo senso: tali codici devono essere utilizzati per effettuare il versamento, tramite il modello F24, dell’imposta straordinaria, senza compensare con altri crediti.  Come è noto, lo scudo consentirà agli intermediari di versare le imposte derivanti dall’emersione delle attività patrimoniali detenute al di fuori dell’Italia in violazione del monitoraggio fiscale (si tratta del decreto 78 del 2009, “Provvedimenti anticrisi, nonché proroga di termini e della partecipazione italiana a missioni internazionali”).