Nuova tassa per coloro che viaggiano in nave e aereo

naveSappiamo che il periodo non è dei più luminosi per il nostro paese, i bilanci degli enti locali sono in rosso e per risolvere il problema sembra che l’unica soluzione siano tasse e multe. L’ultima trovata dell’ANCI – acronimo di Associazione Nazionale Comuni Italiani – presieduta attualmente dal Sindaco di Torino Piero Fassino, è una tassa di due euro per chi viaggia in aereo o in nave partendo dalle neonate città metropolitane. La proposta è stata inserita nella bozza del decreto enti locali proposta al governo Renzi. Per quanto riguarda i viaggi in aereo, la tassa sarà applicata nei diritti di imbarco, quindi riscossa dai gestori dei servizi aeroportuali.

L’aggravio dunque confluisce nel totale che già paghiamo per le tasse aeroportuali, aggravando di due euro il costo del biglietto di volo. Stesso dicesi per chi viaggia in nave, anche se la differenza è che a riscuotere la tassa non saranno i gestori dei porti, bensì le compagnie di navigazione. Ma dove sarà applicata questa nuova tassa? In molte città metropolitane. Quelle che vantano un maggiore flusso turistico: Roma, Napoli, Milano, Torino, Bari, Firenze, Bologna, Genova, Venezia, Reggio Calabria. Ma anche nelle città appartenenti a Regioni a Statuto speciale: Cagliari, Messina, Palermo e Catania. Per fortuna ne sono esentatati residenti e pendolari.

Il che implica che a pagarla saranno i turisti. Dopo la tassa di soggiorno, un altro bel modo per stimolare il turismo nel Belpaese. In un periodo storico già difficile per il comparto, visto che, alla ormai cronica recessione economica che induce le persone a spendere meno per viaggiare, si è aggiunta l’allerta terrorismo. Verrà questa tassa confermata? Non ci resta che attendere per saperne di più.

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