Equitalia in subbuglio, dopo l’arrivo dei nuovi regolamenti ecco la nuova sentenza del Tar del Lazio che rischia di invalidare migliaia di atti emessi negli ultimi anni. Secondo quanto contenuto nella sentenza (n. 6884 del 1.08.2011) infatti, parecchie delle firme apposte sui documenti di riscossione, sono state giudicate illegittime.
Alcune indagini infatti, hanno messo in luce una pratica piuttosto comune in voga tra gli sportelli dell’Agenzie delle Entrate. Sembra infatti che buona parte del personale impegnato a firmare cartelle ed accertamenti, non possiede in realtà i requisiti richiesti dalla legge.
Secondo gli ultimi accertamenti pare che su un organico di 1.200 dirigenti del Ministero, in realtà appena 400 possono essere ritenuti validi perché ricoperti da dirigenti abilitati assunti tramite regolare concorso a differenza dei rimanenti 800 incarichi assegnati a seguito di procedure piuttosto poco chiare. Sembra inoltre che le firme dei documenti siano state affidate a semplici impiegati, (addirittura non laureati) e non ai dirigenti preposti.
A denunciare la questione un ex Intendente della Guardia di Finanza, la dottoressa Maria Rosaria Randaccio che proprio qualche giorno fa ha posto alla questione sotto all’esame della Procura Generale della Corte dei Conti e all’Avvocatura Generale.
Buone notizie per i contribuenti italiani, quindi, che potrebbero richiedere, proprio come previsto dalla legge, la nullità degli atti. Una notizie che pare aver rincuorato numerosi contribuenti italiani oramai in ginocchio sotto i colpi cruenti ed inarrestabili della crisi.
Per avere notizie più chiare a riguardo rivolgetevi ad un avvocato o ad un esperto del settore!