Il governo Letta si avvia al rimpasto. Il premier ha aperto all’ipotesi lanciata da Matteo Renzi e potrebbe sostituire alcuni ministri, tra cui il responsabile del Tesoro, Fabrizio Saccomanni, nonché ridurre il peso dei ministri in quota Nuovo Centro Destra, come ha richiesto il segretario del Partito Democratico. Ma lo stesso Renzi vorrebbe evitare di entrare con suoi uomini nella nuova compagine, perché ci sarebbero poche scuse per il sindaco di Firenze, nel caso anche il prossimo governo si rivelasse improduttivo e impopolare.
In più, non è detto che Angelino Alfano accetti di vedersi ridimensionato, dopo avere rotto con Silvio Berlusconi ed essersi scommesso sul governo Letta. E senza i voti dei centristi ex berlusconiani, l’esecutivo non avrebbe alcuna maggioranza al Senato.
Ma c’è un’altra ipotesi ancora più suggestiva, cioè che il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, voglia trovare un modo per sostituire Enrico Letta con un premier in grado di tenere maggiormente unita la maggioranza. Quest’ultima dovrebbe nascere, nelle intenzioni del capo dello stato, da un confronto tra Matteo Renzi e l’ex premier Silvio Berlusconi con tutto il centro-destra.
Napolitano sarebbe a caccia del momento propizio per effettuare questo nuovo colpo di scena, magari prendendo a pretesto una nuova tensione nella maggioranza e un contestuale accordo tra Renzi e Berlusconi sulla legge elettorale, per inaugurare una nuova stagione di tregua tra le parti e di nuove intese.
Ovviamente, bisogna fare i conti, anzitutto, con le intenzioni delle parti, visto che sia il segretario del PD che il leader di Forza Italia vogliono andare al voto anticipato a maggio.