Dopo la cacciata della senatrice Adele Gambaro, i dissidenti del Movimento 5 Stelle potranno dormire qualche sonno più tranquillo. Almeno per il momento. Il leader indiscusso Beppe Grillo ha, infatti, chiamato nelle scorse ore la deputata sarda Paola Pinna, rispetto alla quale era stata chiesta la procedura di espulsione. L’ex comico genovese l’avrebbe rassicurata che non ci saranno altre espulsioni né nei suoi confronti, né verso altri parlamentari pentastellati. Anche Tommaso Currò avrebbe ricevuto una chiamata dal leader e i toni sarebbero stati concilianti.
In sostanza, Beppe Grillo avrebbe fatto marcia indietro sulla sua politica delle epurazioni, anche perché da un punto di vista mediatico questa strategia si è rivelata un boomerang, raccogliendo critiche anche da parte di giornalisti molto ben disposti verso il movimento, come Marco Travaglio, che ha parlato di similitudini con la Romania di Ceaucescu.
Ma il confine tra i dissidenti del Movimento 5 Stelle e i “lealisti” resta ben definito e potrebbe emergere quando nelle prossime riunioni dei gruppi parlamentari sarà trattata la questione spinosa della rendicontazione, visto che i grillini si erano impegnati a restituire grossa parte della diaria. In quell’occasione si potrà verificare chi lo farà veramente e chi no. Da lì si scoprirà chi realmente intende seguire Grillo fino in fondo e chi, ritenendo che il movimento sia al capolinea, cercherà di non adeguarsi.
Di certo avrà fatto impressione allo stesso leader scoprire che almeno una ventina di parlamentari stessero per infoltire le file dei dissidenti del Movimento 5 Stelle. Le critiche a Grillo sono state sempre essenzialmente le stesse: cattiva gestione delle ultime elezioni amministrative ed effetto controproducente del divieto di partecipare ai talk show politici.