Da oggi non potranno più essere diffusi i sondaggi sulle intenzioni di voto degli italiani. Certo, in tempi di internet è molto dura far rispettare il divieto, poiché sarebbe sufficiente pubblicare i risultati delle rilevazioni su un sito straniero, da cui i lettori potranno agevolmente attingere. Per ora, sappiamo che la coalizione di Bersani sarebbe avanti al centro-destra di Berlusconi, anche se non è chiara la distanza e né se ciò consentirebbe al PD di avere una maggioranza certa al Senato. Ma ieri il leader del centro-destra ha parlato di recupero straordinario. La sua coalizione, ha affermato, sarebbe sotto solo di 1,6 punti, mentre il sorpasso sarebbe vicino. E ricordando cosa accadde nel 2006, le sue parole dovrebbero destare qualche preoccupazione tra i Democratici.
Intanto, a salire nettamente nei consensi è di certo Beppe Grillo. Malgrado i sondaggi lo diano in zona 14%, pare che gli stessi sondaggisti ritengano che il suo Movimento 5 Stelle potrebbe insidiare il PDL nel secondo posto, con una percentuale anche del 20%.
Una delle ultime proposte di Grillo è quella di istituire il cosiddetto “politometro”, uno strumento per verificare se un politico si sia arricchito o meno durante la legislatura e in che misura e in che modo.
Proposte, quelle di Grillo, mirate a ottenere il consenso della pancia degli elettori berlusconiani, frustrati dalle alte tasse e da uno stato onnipresente in economia. La partita di Grillo si gioca a destra e questo non è un mistero ormai da almeno un anno a questa parte.
Nelle ultime due settimane di campagna elettorale, si attendono altre proposte forti da parte di Berlusconi, dopo quella di abrogare l’IMU sulle prime case e di rimborsare quella pagata nel 2012. Quest’ultima proposta avrebbe fatto crescere i consensi per il Cavaliere di un paio di punti percentuali. Insomma, da ora in avanti, la vera sfida sarà tra Silvio e Beppe, alla ricerca degli elettori ancora con poca voglia di andare a votare.