Il risparmio dal taglio delle auto blu

tagli sulle auto bluI tagli sulle auto blu portano i loro primi risultati: secondo i dati ufficiali di Funzione pubblica e Formez, in due anni abbiamo risparmiato più di duecento milioni di euro. Si tratta di un intervento che risale al 2011, al Governo Monti, quando si decise di dare un forte segnale abbassando le spese sui lussi delle amministrazioni centrali dello Stato. Sebbene una tale cifra non è capace di risolvere i problemi economici dell’Italia, rappresenta comunque un messaggio importante: la politica ha il dovere di dare il buon esempio.

Soltanto nell’ultimo anno le auto blu dell’amministrazione centrale sono state ridotte del 15%, da 1995 vetture a 1663. In denaro il risparmio è pari a 240 milioni di euro, ma potrebbe incrementare se i governi a venire insistessero con tale politica. È bene evidenziare poi come le auto blu delle amministrazioni centrali rappresentino solo il 7,6% delle vetture a disposizione della pubblica amministrazione. Per avere dei riscontri consistenti di natura economica insomma bisognerebbe che la politica del governo centrale fosse fatta propria anche dalle amministrazioni locali.

Buone notizie vengono a ogni modo dall’anno corrente, giunto ormai al suo termine: il numero delle auto blu al servizio dei ministeri è stato abbassato da 1491 a 1290. Funzione Pubblica e Formez ci mettono al corrente di come nel 2013 si siano risparmiati 110 milioni di euro, nel 2012 erano stati 130. Alla luce di questi fatti è bene evidenziare come il percorso verso l’austerità iniziato dalla politica deve fare ancora passi da gigante, ma ormai la strada è segnata e ci si augura che futuri tagli sui lussi incidano maggiormente sul bene comune.

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