Il Governo sta valutando la possibilità di far entrare in vigore un radicale cambiamento sulla normativa stradale: ben presto potrà essere varato un sistema di variazione delle multe in base al reddito. Si tratterebbe di un grosso passo in avanti per la legge italiana, che andrebbe così a garantire più equità per chi viaggia su strada. Ovviamente ci sono diversi nodi e problemi da risolvere, il rischio truffe è sempre presente; tuttavia l’Esecutivo sa bene che la paura crea solo staticità, e stando fermi non si migliorano le cose.
La notizia è trapelata in questi giorni grazie a un’indiscrezione del quotidiano La Stampa, i tecnici al servizio del Governo Letta stanno studiando un modo per far pagare le multe in base al reddito dichiarato e alla cilindrata dell’automobile. L’idea parte da basi solide, infatti in Finlandia la strategia è già stata applicata per quanto riguarda le multe per eccesso di velocità, riscuotendo ottimi risultati. Ovviamente in Italia si va incontro a una diversa situazione, che tuttavia non rende impossibile l’attuazione di tali norme. Con queste modifiche le famiglie più in difficoltà economica potrebbero avere agevolazioni economiche nel caso di infrazioni del codice della strada non gravi, mentre le persone economicamente agiate potrebbero ricevere delle vere e proprie stangate tali da scoraggiare ulteriori violazioni delle norme.
Erasmo D’Angelis, sottosegretario ai trasporti, non ha negato l’esistenza del progetto: “Nella riforma del Codice della Strada discuteremo sanzioni in base al reddito per chi supera i limiti di velocità di più di 20 km orari. Adesso le multe per eccesso di velocità, causa principale degli incidenti stradali, crescono al crescere della velocità, ma se sono uguali per tutti i cittadini non hanno lo stesso potere di deterrenza. Infatti per contribuenti con redditi e auto sopra la media, una multa pesante può risultare di fatto molto leggera.”