Forse il nuovo governo l’abolirà o almeno ne ridurrà la portata. Ma intanto l’IMU è ancora assolutamente una delle imposte da pagare nel prossimo futuro e ora conosciamo anche le nuove date di scadenza fissate per il 2013.
Il pagamento delle prima rata infatti è stato calendarizzato il prossimo 17 giugno mentre il termine di presentazione della dichiarazione è fissato per il 30 giugno, mentre la seconda rata scadrà il 16 novembre. E ancora, il pagamento della prima rata dovrà essere effettuato, come già avvenuto lo scorso anno, in base alle aliquote stabilite dai propri comuni. Rimane però un problema di fondo visto che queste aliquote sono ancora in fase di compilazione e verranno pubblicate sul sito del Ministero entro la fine di aprile.
Quindi nel caso in cui le amministrazioni comunali non dovessero modificarle, verranno applicate quelle previste per lo scorso anno oppure, se non pubblicate, quelle standard per tutto il territorio nazionale. In ogni caso se si verificasse la mancata pubblicazione di aggiornamenti entro il 16 maggio 2013, la prima rata corrisponderà al 50% della somma integralmente dovuta, calcolata con applicazione dell’aliquota comunale ma detraendo quella dell’anno prima.
Questa è tutta la parte teorica. Ma quella pratica, in mancanza di variazioni dell’ultima ora, rischia di provocare un altro tracollo nelle tasche degli italiani, perché le aliquote potrebbero portare ad un aumento complessivo dei soldi da versare pari ad almeno 700 milioni di euro come calcola la Cia (Confederazione Italiana Agricoltori).
Infatti per l’abitazione principale l’aliquota è fissata nello 0,4%, ma i Comuni possono anche aumentare o diminuire l’aliquota fino al 4%. Inoltre le detrazioni per abitazione principale o figli a carico ammontano a 200 euro per la prima casa, più 50 euro per ogni figlio con meno di 26 anni dichiarato nel nucleo familiare che risulti residente o con dimora abituale nello stesso immobile di cui si chiede la detrazione. Per pagare si utilizzerà anche quest’anno il modello F24.