Rescissione dei contratti: vietato applicare qualunque penale!

Sembra proprio che le pratiche scorrette in Italia stentino a morire,  a confermarlo quanto  accade in questi giorni con le penali applicate alla recisione anticipata dei contratti, nonostante il Decreto Bersani le abbia esplicitamente abolite.

A sottolineare tale pratica adottata da alcune compagnie è stata la Confconsumatori sotto esplicita richiesta di numerosi utenti increduli,

difatti la Federazione Provinciale di Brindisi, ha rammentato che tali comportanti rappresentano delle pratiche inammissibili perché illegali in quanto violano gli stessi principi su cui so fonda buona parte della Leggi Bersani.

Una pratica, questa, particolarmente in voga nei servizi telefonici.

L’ avvocato Emilio Graziuso, presidente del coordinamento tra Confconsumatori e Dalla Parte del Consumatore, in armonia con quanto riporta HelpConsumatori, rammenta a tutti gli utenti che nel momento in cui ci si trova a dover rescindere anticipatamente un contratto non si è tenuti a versare al gestore alcuna penale, le uniche spese da saldare attengono esclusivamente ai cosiddetti “costi di gestione dell’operatore” che, nello specifico, sono spese concrete che il gestore prende in carico per poter ottemperare a peculiari operazioni  la disattivazione del servizio o per il trasferimento dell’utenza, invece come segnalato dalla Confconsumatori, alcune compagnie impongono al cliente di pagare entrambe le spese, ovvero sia i costi di gestioni che la penale.

In questi caso allora cosa bisogna fare?

Ci si può rivolgere al giudice di pace e propendere per la cosiddetta conciliazione che assicura una risoluzione del problema amichevole e a basso costo, solo nel caso in cui l’esito sia insoddisfacente conviene rivolgersi ad un percorso di giustizia ordinaria.

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