Le urne in tutta Italia per il referendum elettorale 2009 resteranno aperte oggi, dalle ore 8 alle ore 22, e domani, lunedì 22 giugno, dalle ore 7 alle ore 15. La parola, e il voto, quindi, passa agli italiani che, recandosi al seggio, dovranno decidere se votare “SI’” o “NO” ai tre quesiti proposti. Trattandosi di un referendum abrogativo, per essere valido dovrà essere raggiunto il quorum, ovverosia dovranno presentarsi al voto almeno il 50% più uno degli aventi diritto.
Con il “SI’” a primi due quesiti, gli italiani appoggiano la proposta di modifica alla Legge elettorale vigente, mentre con il “SI’” al terzo quesito vengono abrogate le candidature multiple; il “NO” è invece espressione degli elettori che vogliono che tutto rimanga come prima. Pur tuttavia, il fronte del “NO” è anche quello di chi non si recherà a votare, e che quindi punta a far “saltare” il referendum per il mancato raggiungimento del quorum.
Nel caso in cui il quorum venisse raggiunto, allora il referendum sarebbe valido e la conta dei voti sarebbe determinante; se in tal caso la maggioranza dei voti fosse quella del “NO”, rimarrebbe in ogni caso tutto come prima, mentre la vittoria dei “SI’”, per i primi due quesiti, comporterebbe l’abrogazione dei premi di maggioranza alle coalizioni elettorali ma anche la scomparsa delle coalizioni stesse.
Allo stesso modo, la vittoria dei “SI’” nel terzo quesito non permetterebbe più ai candidati di presentarsi nelle tornate elettorali in più circoscrizioni contemporaneamente; trattasi, come avvenuto in passato, di una “tecnica” utilizzata dai partiti per far comparire ovunque nelle liste i leader di partito in modo che, secondo quanto messo in evidenza dal Comitato promotore del referendum, si possano “acchiappare” quanti più voti possibili. Un candidato eletto in più circoscrizioni, infatti, a conclusione della tornata elettorale deve comunque scegliere di rappresentare un’unica circoscrizione, ragion per cui i posti che si “liberano” vanno ai primi dei non eletti.
Fonte: Vostrisoldi.it