Si riunisce oggi per la prima volta la nuova Camera dei Deputati, chiamata ad eleggere il presidente dell’assemblea. Il PD ha la maggioranza assoluta dei seggi, pur avendo vinto per appena lo 0,4% le elezioni in questo ramo del Parlamento, grazie all’assegnazione del premio di maggioranza da parte della legge elettorale. Tuttavia, lo stesso PD ha ieri annunciato che oggi voterà scheda bianca, pur avendo i numeri per eleggere il presidente della Camera. Il motivo è semplice: i democratici vorrebbero prendersi un pò di tempo in più per tentare di arrivare a un accordo con il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. Ma la chiusura del leader genovese è netta e il segretario Pierluigi Bersani non avrebbe i numeri per formare un governo.
Oltre tutto, lo stesso PD è fortemente diviso al suo interno. I renziani, in particolare, non condividono affatto la linea ufficiale di apertura verso i grillini e secondo alcune indiscrezioni sarebbero anche pronti a una scissione, che risulterebbe devastante per Bersani e il partito.
Si acuisce, poi, lo scontro tra centro-sinistra e Quirinale, dopo che ieri il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha risposto a un attacco di “Repubblica”, che criticava il Colle, per avere difeso il leader del centro-destra, Silvio Berlusconi. Napolitano ha risposto di non avere assicurato alcun salvacondotto giudiziario per il Cavaliere.
Non è un mistero che i rapporti tra PD e Quirinale siano tesi. Il capo dello stato vorrebbe che i democratici aprissero alle larghe intese con il PDL, fatto escluso dal segretario. Per questo, il clima che si respira a palazzo è pre-elettorale. Stando così le cose, si andrà molto probabilmente a rivotare a giugno, con il PD che tenterà di ottenere la presidenza del Senato.