Pompei, crolla la Domus dei Gladiatori, un bene inestimabile in macerie

“E’ ovvio che chiunque abbia un senso della storia sia rimasto sconvolto”, queste le parole di Dennis Abbott, portavoce della commissaria alla Cultura della Commissione Europea Androulla Vassiliou, riguardo al crollo della Domus dei Gladiatori. Pompei è stata colpita certamente da una calamità naturale ma da troppo tempo l’antico sito è lasciato al suo destino, Pompei è in gradi di generare una quantità inimmaginabile di turisti eppure è lasciata in stato di abbandono.

Sia chiara una cosa, non solo il sito campano, ma tutti i beni culturali ed artistici in Italia, salvo illuminati e rari  casi, sono in uno stato pietoso. E’ il classico esempio di avere il pane ma non i denti per mangiarlo, nel resto d’Europa si spacciano per opere d’arte anche i sassi, mentre nel Bel Paese, dove di opere artistiche e di reperti storici ne abbiamo a migliaia, sembra proprio che non si sappia cosa farci. Come al solito poi la battaglia si scatena sulla politica, la UE si è dichiarata disposta ad aiutare l’Italia per recuperare la Domus o quanto meno per salvare il resto di Pompei, il problema però è che l’Italia non sà cosa farci di Pompei, dato che sono anni che la sovrintendenza ha abbandonato questo ed altri siti all’incuria ed all’abbandono, non avendo né fondi né idee per andare avanti.

La Gelmini difende Bondi, scaricando le colpe sulla Sovrintendenza ai Beni Culturali, siamo d’accordo in parte, ma spiegate per favore alla Gelmini, che proprio non ci arriva, che il continuo taglio di fondi all’istruzione sta minando ancora di più l’amore per la storia e per la cultura che deve essere alla base dell’amore e la conservazione di queste opere storiche, spiegatele che se si tagliano continuamente i fondi per in Beni Culturali di cui il paese abbonda, e che potrebbero essere una fonte di lavoro per i giovani, è inevitabile che prima o poi queste cose possano accadere, pioggia o no.

Adesso il Governo si trova ad affrontare due gravi problemi, Veneto e Pompei, ed ha ragione Napolitano quando parla di responsabilità fortissime dell’uomo; esistono calamità contro cui nulla si può fare tuttavia, ragionandoci sopra un attimo, si scopre che forse la mancanza di regole e di disciplina porta spesso all’esasperazione dei danni causati da queste calamità; a qualcuno potrebbe forse tornare in mete il famoso detto “Piove, Governo ladro”, forse ragionandoci un pò possiamo scoprire che tante cose si potrebbero evitare, ma è un discorso davvero troppo lungo.

Comments

No comments yet. Why don’t you start the discussion?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *