Renzi attacca PDL: meglio elezioni che salvare Berlusconi

Dopo Torino, Sesto San Giovanni. Il tour del sindaco di Firenze, Matteo Renzi, non si arresta, alla conquista della base del PDDopo Torino, Sesto San Giovanni. Il tour del sindaco di Firenze, Matteo Renzi, non si arresta, alla conquista della base del PD, in vista delle primarie per il congresso per la segreteria. Renzi ha attaccato duramente il PDL, dichiarando che l’ipotesi di salvare Berlusconi al Senato sulla decadenza “non esiste”. Semmai, ha spiegato Renzi, sarebbe meglio andare a nuove elezioni. Il sindaco ha anche ribadito che a suo avviso il PDL non farà cadere il governo, ma che si limiterà a chiedere le dimissioni dei suoi ministri per poi riconfermarli. Tuttavia, si sente sicuro: se andiamo al voto, asfaltiamo il PDL.

Dal partito del Cavaliere si contrattacca, sostenendo che ormai il progetto di Renzi sarebbe chiarissimo e consisterebbe nel tornare alle urne, facendo cadere il governo delle larghe intese.

Reazioni stizzite anche dal PD, dove il segretario Guglielmo Epifani risponde in merito al possibile ritorno immediato a nuove elezioni: “difficile stravincere con il Porcellum”. Ma è quando lo stesso Epifani dichiara di sentire dentro al partito “scricchiolii” che non gli piacciono, che il riferimento a Renzi diventa più immediato e critico.

Le tensioni tra i democratici sono così palpabili, che il PD potrebbe chiedere il voto palese sul caso Berlusconi al Senato, per evitare che frange interne o anche del Movimento 5 Stelle salvino il Cavaliere, per poi gettare la responsabilità in capo al partito. L’ipotesi viene respinta dal capogruppo al Senato del PDL, Renato Schifani, che ritiene sia contrario al regolamento, oltre che alla prassi, prevedendosi per il caso il voto a scrutinio segreto.

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