Il concetto di smart grid applicato alla rete elettrica significa capacità di gestire il fattore energia in maniera più flessibile e dinamica tenendo conto sia dell’aspetto ambientale, sia dell’apporto delle fonti rinnovabili.
Mentre la rete tradizionale è organizzata in modo da raccogliere una mole di energia generata da pochi grandi nodi, rappresentati dalle centrali di produzione, per trasmetterla in un flusso unidirezionale al complesso dei consumatori finali, quella intelligente di nuova generazione costituisce un sistema elettrico composto anche di piccoli impianti localizzati presso l’utenza.
Ma per ottenere una generazione distribuita con energia prodotta localmente da diversi dispositivi e origini, che viene ceduta alla rete di distribuzione nazionale, la tecnologia smart grid ha bisogno di integrarsi con infrastrutture ICT.
Nello sviluppo dei più avanzati sistemi di rete elettrica, l’ICT interviene sia a livello di dispacciamento locale che di tele-azionamento, controllo remoto, monitoraggio e protezione.
Nel nuovo contesto di interazione va registrato e gestito un gran numero di informazioni con capacità di elaborazione distribuita facendo viaggiare le comunicazioni su TCP/IP con strutture dati XML. Sensori, chip, software e contatori elettronici rappresentano inoltre elementi chiave della trasformazione della rete in senso attivo e bidirezionale.
Di questi problemi si occupa la European Smart Grids Technology Platform creata dai paesi dell’UE per sviluppare una visione comune e delle linee guida sul tema.
Un’altra importante iniziativa è stata promossa dagli Stati Uniti, che hanno avviato un vasto programma di rinnovamento delle rete elettrica sotto il segno della tecnologia Smart Grid.
Fonte: Onegreentech.it