Il presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ha attaccato duramente il ministro dello Sviluppo, Flavio Zanonato, in relazione alla vertenza Electrolux, la società svedese che in Italia ha gli stabilimenti a Porcia (Pordenone) e a Susegana (Treviso). Zanonato aveva affermato che le difficoltà di Electrolux riguarderebbero solo lo stabilimento friulano di Porcia e non anche quello veneto di Treviso. La dichiarazione ha fatto imbufalire il governatore del Friuli, che ha accusato il ministro di non essere imparziale, di sciatteria e di atteggiamento non degno di un membro del governo. In sostanza, la Serracchiani sospetta che Zanonato, in quanto veneto (ex sindaco di Padova), stia privilegiando lo stabilimento della sua regione, a discapito di quello di Porcia.
Ma la Serracchiani è anche una renziana ed è stata nominato dal segretario del PD responsabile ai Trasporti e alle Infrastrutture del partito.
La polemica durissima rischia di fare traballare ancora di più il governo Letta ed è ormai evidente che i renziani chiederanno anche la testa di Zanonato, dopo avere chiesto quella del ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, e del ministro all’Agricoltura, Nunzia De Girolamo.
Ma il rimpasto non solo così diventa più difficile, ma rischia pure di provocare eccessivi malumori dentro al PD, la cui maggioranza dei parlamentari appartiene ancora alla corrente degli ex DS. E dopo le dimissioni di Gianni Cuperlo dalla presidenza dei democratici, ad appena un mese dalla nomina, la situazione dentro al partito sta diventando esplosiva, anche se l’ala sinistra assicura che non ci sarà una scissione.
