I sondaggi premiano Silvio Berlusconi e il centro-destra, dopo l’incontro di sabato tra il Cavaliere e il segretario del PD, Matteo Renzi. Che il faccia a faccia abbia fatto bene al primo lo dimostrerebbe anche la rilevazione realizzata da Alessandra Ghisleri di Euromedia Research, istituto di fiducia di Palazzo Grazioli. In sostanza, Forza Italia avanzerebbe al 22%, mentre il Partito Democratico resterebbe in prima posizione con il 29,1%. Sommando i voti degli alleati, si ha che il centro-destra sarebbe al 34% e il centro-sinistra al 33,4%.
Per un soffio, quindi, la coalizione guidata da Silvio Berlusconi sarebbe in vantaggio su quella avversaria. Da registrare la netta flessione del Nuovo Centro Destra di Angelino Alfano, crollato al 3,8%. Il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, invece, si attesterebbe al 21,8%, sostanzialmente alla stessa percentuale di Forza Italia.
Il trend sembra essere positivo per il centro-destra, mentre la coalizione guidata da Matteo Renzi potrebbe iniziare un trend calante, dopo la netta spaccatura registrata dentro al PD sull’incontro tra il segretario e il Cavaliere, con la base in grossa parte contraria.
A questi livelli, però, nessuna delle due coalizioni otterrebbe il premio di maggioranza previsto dalla bozza d’intesa tra Berlusconi e Renzi, che scatterebbe al 35%. In base a quanto proposto dal segretario del PD, quindi, in questo scenario potrebbe essere necessario effettuare un secondo turno di ballottaggio per la sua assegnazione.
Alfano è intenzionato a dare battaglia per non scomparire. Il suo quasi 4% dei voti non gli consentirebbe di entrare in Parlamento, visto che la soglia minima di sbarramento studiata sarebbe del 4-5% per i partiti coalizzati e dell’8% per quelli non coalizzati.