I giovani italiani provano ad essere indipendenti ed emancipati, ma quando si tratta di dover comprare casa per proprio conto allora devono comunque andare a bussare alla porta dei genitori. Lo conferma un’inchiesta del noto portale www.casa.it che sottolinea altresì come, in questo caso, padri e madri vogliano ovviamente avere un peso nella scelta.
Dal sondaggio effettuato emerge come la maggior parte dei giovani maggiorenni e sotto i 30 anni faccia affidamento sui risparmi dei genitori almeno per l’acquisto della prima casa. Ma in almeno due famiglie su tre la scelta dell’abitazione è comune, perché chi paga deve avere voce in capitolo. “Un fenomeno messo in luce dalla survey (studio, ndr) – commenta Daniele Mancini, ad di Casa.it – che svela un atteggiamento tipicamente italiano. Negli altri Paesi europei, e soprattutto nel Nord Europa, i giovani si rendono indipendenti molto presto, acquistando la prima casa senza ricorrere all’aiuto economico dei genitori”.
Qui invece è diverso e la consulenza, alle volte indesiderata, si estende anche all’arredamento della casa. Un fenomeno che si fa più forte quando si tratta di ragazzi del Sud Italia che decidano per motivi di studio o ancor più di lavoro di trasferirsi in città del Nord: il 43,7% di loro conferma di aver avuto una mano fondamentale dai genitori ma soprattutto il 58% lamenta la loro invadenza e il fatto di non poter avere una privacy.
La presenza dei genitori, in realtà, oltre che per i soldi è spesso richiesta dai figli quando si tratti di occuparsi delle pratiche burocratiche nelle quali sono considerati più pratici. Tra le difficoltà maggiori citate dagli intervistati c’è la scarsa conoscenza delle fasi nel processo di acquisto (48,8%), la scelta del mutuo o finanziamento da sottoscrivere (34,7%) e la lettura del contratto (16,5%).
Quanto al budget, il 28,5% vuole spendere tra i 100.000 e i 150.000 euro, il 26,9% tra i 150.000 e i 200.000 euro, mentre il 20,6% tra i 200.000 e i 300.000 euro. Ovviamente solo il 6,3% si può permettere appartamenti o ville dai 400.000 euro in su, a fronte di un 12,6% che invece cerca di non superare i 100.000 euro.
A queste cifre corrisponde ovviamente la scelta dell’alloggio, che è anche la soluzione più facile. Le soluzioni ideali sono infatti bilocali o al massimo trilocali (per il 57,6%), ma è molto richiesto anche il monolocale (con il 21%) così come l’appartamento in condivisione, che va bene almeno al 18,7% degli intervistati.