La grave crisi economica non smette mai di fare sentire i suoi effetti, sono stati registrati tagli vertiginosi degli italiani sulla spesa alimentare e sulle cure mediche. È quanto emerge dallo studio dell’Istat presentato nel corso dell’audizione sul Def 2013, il presidente Enrico Giovannini ha posto l’accento sul grave disagio che ha portato il 70% dei meno abbienti verso una rincorsa al risparmio.
I dati parlano di sei famiglie su dieci che preferiscono fare la spesa al discount “riducendo la quantità e la qualità dei prodotti” acquistati, per una tendenza in aumento del 9% rispetto all’anno passato. Il dato più allarmante riguarda però la salute dei cittadini, sono state infatti quasi totalmente eliminate le spese per le visite mediche, le analisi cliniche e radiografiche, si salva soltanto la spesa per i medicinali che risulta essere dovutamente irrinunciabile.
Giovannini si è detto tuttavia convinto nel cogliere un prossimo miglioramento della situazione, dovuto da un lato al maggior clima di fiducia che andrà a diffondersi tra la popolazione e dall’altro alla ripresa economica che già nella seconda metà dell’anno troverà sviluppo. A sostenere il parziale ottimismo del presidente dell’Istat ci sono le considerazioni del ministro dell’economia Vittorio Grilli, anch’esso presente all’audizione sul Def “Dopo un anno di notevoli sacrifici, ora l’Italia è un Paese più solido. Se le stime 2015-2017 saranno confermate per il pareggio di bilancio saranno richieste misure pari al circa 0,6% in termini cumulati al 2017. Sarebbe da considerare un percorso di manutenzione dei conti pubblici e non di interventi strutturali.”