Previsto un aumento per il Canone Rai 2010 che dall’ anno venturo aumenterà di 1,50 centesimi di euro portando la cifra da 107,50 a 109 €. Tale aumento, giustifica il viceministro allo sviluppo economico con delega alle comunicazioni, è stato dettato da esigenze di ordine economico. È stata questa la dichiarazione che ha suscitato malcontenti e polemiche da parte dei comuni cittadini e dalle associazioni dei consumatori che hanno aspramente criticato tale mossa governativa.
Come ha sottolineato in una nota del Consiglio Nazionale Utenti, organo dello’Agcom, tale manovra è stata poco intelligente e certamente inconveniente dato il passaggio al digitale terrestre che ha creato non pochi disagi ai telespettatori costretti, inoltre, ad affrontare una spesa imposta quali decoder e accessori.
Il governo si difende affermando che tale rincaro è il frutto di una scelta obbligata, dato il tasso d’inflazione programmata, assicurando che si è tenuto conto dell’impatto che questo avrebbe avuto sui cittadini , tanto da ridurre al minimo indispensabile la quota di aumento.
A ben vedere questa situazione ha creato non poche ripercussioni e scandali al quale gli esponenti di governo non hanno saputo dare risposte limpide e convincenti.
A noi poveri telespettatori italiani allora, non rimane che sperare che l’aumento previsto per 2010 possa almeno portare un miglioramento qualitativo di programmi e trasmissioni (miglioramento che gli addetti al settore promettono a gran voce).
Intanto non resta che porci un inquietante quesito sul futuro della nostra emittente nazionale: quale saranno le sorti della cara Mamma Rai?
La risposta potrebbe essere deludente in quanto c’è il serio rischio che anche la rete pubblica finisca nel circuito delle privatizzazioni.