Il 15 aprile scorso, sul numero 44 Serie speciale della Gazzetta Ufficiale, è stato pubblicato l’avviso attraverso il quale le associazioni “no profit” potranno avanzare, entro 20 giorni, le richieste relative alla gestione del “bonus vacanza”. A darne notizia è il Governo nel precisare che con il “buono vacanza” si punta ad agevolare nella fruizione di offerte turistiche le famiglie con basse disponibilità economiche.
In particolare, con l’avviso pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, il Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo punta a stipulare una Convenzione triennale con un’Associazione “no profit” senza alcun corrispettivo, ma solamente con il rimborso delle spese che saranno documentate.
Ma a chi spetta il “bonus vacanza”? Ebbene, l’agevolazione spetta a tutte le famiglie che rispettano opportuni requisiti di reddito, per un ammontare, fino ad esaurimento, di contributi statali stanziati pari a cinque milioni di euro. Ad esempio, una famiglia composta da un solo componente, e con un reddito non superiore ai 10 mila euro, può usufruire di un “bonus vacanza” del 45% sulla spesa turistica effettuata con un massimale di 500 euro.
Oppure ancora una famiglia di tre componenti con un reddito compreso tra i 20 mila ed il 25 mila euro può ottenere un “bonus vacanza” pari al 30% della spesa sostenuta con un massimale di 1.020 euro su cui calcolare l’agevolazione. Lo sconto si applica anche sulle famiglie numerose: ad esempio, una famiglia con più di quattro componenti, ed un reddito lordo del nucleo familiare fino a 25 mila euro, può usufruire di uno sconto vacanza del 45% su un massimale di spesa su cui effettuare il calcolo pari a 1.230 euro.
Fonte: Vostrisoldi.it