In seguito ad una ricerca di mercato effettuata dalla CODACONS è emerso che anche il settore alimentare ha subito forti e importanti rincari.
Nemmeno i generi alimentari, quindi, risultano essere immuni da rialzi e aumenti che con sempre maggiore frequenza si abbattono sull’economia e sulle scelte dei poveri consumatori italiani sempre più stanchi e impoveriti.
Come afferma la stessa CODACONS il settore alimentare, e precisamente i tipici alimenti natalizi, subisce un rialzo che oscilla dal 10 al 15%.
Panettoni, torroni, spumante, dolciumi e leccornie d’ogni genere rischiano di diventare quasi un bene di lusso per le nostre tavole, dato che per i prodotti di marche prestigiose si stima un aumento che sfiora quasi i 15 euro per ogni singolo articolo quali dolci, pandori e frutta secca.
“Una vera vergogna“, affermano indignati i consumatori che rischiano di doversi privare perfino degli alimenti-simbolo indispensabili per il tanto agognato Pranzo di Natale.
Una situazione davvero sconfortante, diremmo noi, dato che il settore alimentare dovrebbe rimanere assolutamente immune rispetto alle oscillazioni finanziarie dettate da questa profonda crisi in cui versa l’economia Italiana (e non solo).
Così dopo gli aumenti dei trasporti, dopo i rincari subiti dalle bollette di luce, acqua e gas, dopo gli imprevedibili e ingestibili rialzi di mutui e tassi d’interesse, sembra davvero oramai impossibile far fronte e combattere l’ormai “caro”carovita.
L’unico consiglio che si può dare alle famiglie è quello di raffrontare i prezzi dei prodotti esposti nei vari esercizi commerciali cercando quello che adotti una politica di maggiore convenienza.
Insomma è proprio il caso di dire “occhio ai prezzi”!