Qualche settimana fa, il Ministero del lavoro , della salute e delle politiche sociali, insieme con l’OCI e l’ANDI, le due Associazioni degli odontoiatri, ha stipulato un importante accordo che permette di accedere alle cure odontoiatriche a tariffa sociale alle famiglie che non possono permetterselo in quanto hanno un reddito molto basso.
In questo modo, anche queste persone, hanno la possibilità di poter andare dal dentista pagando una tariffa agevolata rispetto al prezzo pieno che, quasi sempre, la famiglia con basso reddito non ha la possibilità di pagare.
A farlo presente è in particolare il Centro Tutela Consumatori Utenti nel ricordare come siano già sette gli odontoiatri del Nord che, alle famiglie meno agiate, offrono le cure applicando la tariffa sociale.
Questo importante accordo, prevede per la tariffa sociale dei prezzi massimi per i servizi resi dall’odontoiatra, ragion per cui c’è la possibilità per la famiglia meno abbiente di poter pagare anche dei prezzi più bassi.
Per poter avere questa agevolazione, la famiglia deve documentare in maniera precisa il proprio livello di reddito.
E così, ad esempio, il massimo che il dentista può prendere per le cure che servono, per chi usufruisce della tariffa sociale, è di 800 euro, presso gli studi dei professionisti che aderiscono all’iniziativa, per la protesi totale in resina (per arcata), mentre quella parziale non supera il prezzo di 550 euro.
Il prezzo massimo per l’estrazione di un dente, che risulta essere compromesso indipendentemente dal motivo, non può invece superare, in regime di tariffa sociale, i sessanta euro.
In questo modo, si dà a tutti la possibilità di curare una parte del corpo non solo fondamentale per la nostra sopravvivenza ma anche importante dal punto di vista estetico.
Fonte: Prestitoblog.it
