Con il vento di crisi in poppa, molte aziende negli ultimi mesi hanno potenziato la loro politica di contenimento dei costi anche sul fronte della riduzione dei consumi energetici. Ma tutti gli sforzi si sono concentrati principalmente sull’ottimizzazione dei data center e sul consolidamento del parco server, magari ricorrendo alla virtualizzazione, con conseguente abbattimento dei costi di gestione e del personale. Poco o nulla è stato invece fatto sul fronte dei desktop che invece incidono considerevolmente sul consumo energetico di un azienda.
A sostenere questa tesi è Gartner, secondo cui con un’attenta gestione dei pc il dispendio di energia può essere ridotto anche del 43%.
Per Gartner infatti, l’impiego ottimale delle tecnologie di power management integrate nei Pc consentirebbe a un’azienda che utilizza 2500 Pc, di risparmiare fino a 43.300 dollari all’anno. Altri 6.500 dollari si risparmierebbero spegnendo le macchine e staccando i loro collegamenti elettrici. Un vantaggio che però va valutato molto attentamente, perché questa operazione potrebbe danneggiare la produttività, dato che gli aggiornamenti dei software avverrebbero durante le ore di lavoro.
«La maggior parte dell’attenzione sui consumi energetici ha puntato sui data center, ma anche i consumi dei computer possono garantire risparmi significativi, specialmente se si considerano gli alti costi dell’energia», spiega Federica Troni, analista di Gartner.
Proprio a supporto di questa tesi Gartner ha messo a punto un modello per valutare l’impatto di diverse variabili sull’uso totale dei Pc di un’azienda, che calcola il consumo energetico di desktop, notebook e monitor durante e dopo le ore di lavoro. Il modello si basa su un’azienda tipo con 2500 postazioni desktop, in cui i dipendenti lavorano otto ore al giorno per 230 giorni all’anno e usano attivamente il computer per il 70% del tempo. Il calcolo si basa su un costo dell’energia da 10 centesimi di dollari per kWh. A seconda che la gestione della potenza elettrica sia ottimale, di livello medio o non sia assolutamente presa in considerazione, l’azienda potrà ottenere o non ottenere risparmi energetici considerevoli. «Senza dubbio le politiche corrette possono consentire risparmi di energia e di costi senza impatto sulla produttività degli utenti» ricorda Federica Troni.
Fonte: Ilsole24ore
Salve, chiedo informazioni su alcuni modelli di risparmio energetico per un’azienda che produce imballaggi.
Sono un tesista, e nel calcolo del costo di commessa, dovrei inserire i costi dell’energia!!!
Come posso fare?