Libri scolastici, contributi e finanziamenti per le famiglie

Il ritorno dalle vacanze per le famiglie che abbiano ancora figli da mandare a scuola, in ogni ordine grado, significa soprattutto dover pensare ai libri di testo in vista della stagione che sta per cominciare. Una spesa non da poco soprattutto di questi tempi, anche perché gli editori nonostante le pressioni da più parti sono sempre restii a calare i prezzi.

Oggi però rispetto al passato c’è la possibilità, soprattutto per le famiglie meno abbienti, di richiedere i contributi da parte degli enti regionali e comunali, oppure ancora finanziamenti a tassi agevolati che permettono di rateizzare la spesa complessiva su più mesi così da non dover gravare immediatamente sui conti di famiglie che spesso hanno anche altre spese più urgenti da affrontare e potrebbero ritrovarsi in difficoltà economica.

Un’iniziativa che adottano molti comuni italiani, ognuno con modalità e pratiche diverse dall’altro, soprattutto per quello che riguarda i testi della scuola primaria e secondaria. Sono previsti contributi a fondo perduto, anche rinnovabili di anno in anno, per quelle famiglie che non superino una certa soglia di reddito. In particolare per gli studenti delle scuole elementari i libri possono essere forniti gratuitamente, mentre per quelli delle medie e delle superiori, a seconda del reddito, sono previste agevolazioni.

Nella maggior parte dei comuni vengono prese in considerazione soprattutto quelle domande di famiglia che abbiano una dichiarazione non superiore ai 10 – 11 mila euro e comunque ogni città o distretto scolastico può agire per conto proprio. Quindi il consiglio migliore è quello di informarsi direttamente presso l’Urp del comune di residenza per capire come muoversi.

Se non esistono le condizioni per accedere ai contributi a fondo perduto è comunque possibile richiedere un finanziamento per ottenere in fretta i soldi necessari ad affrontare la spesa che in certi casi può anche superare la soglia dei 500 euro. In alcuni casi si può accedere a finanziamenti agevolati, frutto di accordi tra banche e istituzioni, mentre in altri gli istituti di credito offrono forme di finanziamento specifiche. Ovviamente il discorso resta aperto anche per gli studenti universitari che possono godere di prestiti anche senza busta paga.

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