Costeranno fatica e studi i prossimi esami di maturità. Ma al contempo rappresentano anche un costo fisso non indifferente per gli studenti italiani e le loro famiglie, rischiando di tagliare realmente fuori chi non possa permetterselo. Infatti molti candidati, tra contributi scolastici volontari e ripetizioni rischiano di spendere ben oltre i 500 euro, con cifre anche più elevate se si è privatisti.
Gli ultimi dati arrivano dal sito specializzato Skuola.net che valuta costi decisamente più elevati rispetto ai classici 25 euro obbligatori per le tasse erariali dovute all’atto di iscrizione all’esame e la successiva stampa del diploma. Il sito ha interrogato almeno un migliaio di studenti prossimi alla maturità, riscontrando il fatto che almeno uno su tre si affiderà a lezioni individuali private per migliorare o affinare la preparazione.
Succederà anche a chi non debba necessariamente recuperare un ‘debito’, tanto che almeno il 10% dei votanti ha valutato in almeno 12 ore le lezioni private. Quindi facendo una media dei prezzi che si riscontrano in giro significa almeno 200 euro. E a questo va aggiunto sicuramente il contributo, previsto solo in forma volontaria e che andrà versato direttamente nelle casse delle scuole: circa un terzo degli studenti intervistati ha speso fino a 30 euro e un altro terzo più di 60.
Invece per i privatisti c’è un’Ordinanza Ministeriale del 2012 che prevede per loro un rimborso alla scuola ‘esclusivamente qualora essi intendano sostenere esami con prove pratiche di laboratorio’ e dovrà comunque ‘essere stabilito con riferimento ai costi effettivamente sostenuti per le predette prove di laboratorio’. Però come fa notare Skuola.net, basta ciccare sui siti delle singole scuole per verificare come i contributi siano anche superiori a 300 euro come ad esempio: succede ad esempio all’istituto Sibilla Aleramo di Roma (300 euro), al Luigi Cossa di Pavia (320 euro), al Vendramin Corner di Venezia (400 euro tra esame di idoneità ed esame di maturità) o ancora al Federico II di Capua dove la spesa è pari a 550 euro. Il trucchetto starebbe nel fatto che si richiede ai candidati anche un’idoneità a sostenere l’esame, ossia un documento equivalente per l’ammissione all’esame di maturità al termine dei quinto anno.
Inoltre 43% degli studenti ha dichiarato che sarebbe disposto a spendere parte dei suoi risparmi per chiedere un aiuto per avere in mano la tesina, anche già pronta e quasi la metà degli studenti che fra somme considerevoli per vocabolari, ma anche i classici e intramontabili ‘bignamini’. E almeno uno su dieci è disposto ad investire più di 60 euro per avere una buona tariffa che permetta di navigare su Internet con il proprio cellulare. Ma in fondo, non sarebbe allora meglio studiare?