Dopo la sentenza sugli ausiliari del traffico, che limita i loro poteri, la Cassazione emette una nuova sentenza favorevole agli automobilisti. Per la Suprema Corte gli autovelox devono essere segnalati con cartello almeno 400 metri prima del punto della loro collocazione.
“Bene la sentenza della Cassazione sugli autovelox, una nuova vittoria per i consumatori dopo la sentenza di lunedì scorso sugli ausiliari del traffico – dichiara Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc – la sentenza 11131 è in linea con quanto denunciato dall’Adoc sull’utilizzo distorto di apparecchi che dovrebbero garantire esclusivamente una maggiore sicurezza stradale ma che, al contrario, vengono usati al solo fine di rimpinguare le casse comunali. Si pensi che ogni anno, a causa dell’utilizzo improprio di autovelox, T-red e strisce blu, gli automobilisti pagano circa 300 euro l’anno procapite di multe, con guadagni stratosferici per i Comuni, nell’ordine di centinaia di milioni di euro annui. La sentenza della Cassazione, che fa seguito alla precedente sentenza sugli ausiliari del traffico, è l’occasione per chiedere una riforma definitiva del Codice della Strada, che sia condiviso e stabile, non modificabile in base agli umori e agli articoli che escono sui giornali, e in grado di portare certezza nel campo del diritto stradale.”
Per Adoc è inoltre necessario l’istituzione di un Comitato presso il Ministero degli Interni che autorizzi i Comuni alle modifiche che questi vogliono attuare in merito alla segnaletica stradale.
“Basta ai soprusi degli Enti locali, volti più a incassare soldi piuttosto che a migliorare la circolazione stradale – continua Pileri – il Comitato, costituito da rappresentanti dei soggetti interessati alla sicurezza stradale, tra cui le forze dell’ordine, le Associazioni dei consumatori e gli Enti locali, dovrebbe essere in grado ai autorizzare i Comuni alle modifiche che questi vogliono attuare riguardo i limiti di velocità e all’installazione di autovelox e T-Red. Lo stesso Comitato, inoltre, dovrebbe essere in grado di rendere omogenei i criteri d’utilizzo e di installazione di tali apparecchi su tutto il territorio nazionale”.
Fonte: Adoc.org