Cresce, e non di poco, il giro delle monete false: lo scorso anno, infatti, le banconote riconosciute non autentiche sono state 142.260, mentre nel 2007 si sono attestate sui 119.917, con un aumento pari al 18,6%. A lanciare l’allarme la Banca d’Italia nella relazione annuale al Parlamento e al Governo.
Siamo lontani, quindi, dalle scene del film “La banda degli onesti” in cui Toto’ e Peppino si ritrovano per le mani un cliché per la fabbricazione dei biglietti da diecimila lire e pensano di diventare ricchi stampando banconote false.
I falsari del nuovo millennio si concentrano, infatti, sui tagli da 20 euro: rappresentano l’obiettivo privilegiato dei tentativi di falsificazione per il 46% del totale, seguito dal biglietto da 100 euro (28%). In Europa, invece, le banconote da 20 euro contraffatte sono il 39% del totale seguite dai tagli da 50 euro (35%).
L’incremento delle contraffazioni registrato in Italia e’, comunque, in linea con quanto avvenuto nel resto d’Eurolandia. Lo scorso anno nei Paesi che avevano gia’ adottato la moneta unica, i biglietti riconosciuti falsi sono infatti aumentati del 18,7% (a 660 mila unita’).
Un andamento confermato nel primo trimestre del 2009: la banconota da 20 euro rimane in Italia il taglio piu’ falsificato (60%), seguito dai 100 euro (21%) e dai 50 euro (18%). Nell’Eurozona i tagli da 20, 50 e 100 rappresentano rispettivamente il 48%, il 34% e il 14% del totale delle banconote false.
Un boom, quello fatto registrare dalla falsificazione delle monete, che non va quindi sottovalutato soprattutto perché le nuove tecniche adottate dai novelli Toto’ e Peppino sono sempre piu’ all’avanguardia con il biglietto da 20 euro “perfettamente taroccato” e troppo facilmente nei portafogli degli italiani.
Meglio quindi fare molto attenzione a tutte le banconote che utilizziamo. Per riconoscere le banconote fasulle e’, infatti, sufficiente adottare alcuni semplici accorgimenti.
Chi falsifica l’euro, di regola si concentra soltanto su una o poche caratteristiche di sicurezza. Per questo motivo e’ consigliabile memorizzare le caratteristiche che sono state integrate nelle banconote e verificarne la presenza anche con l’ausilio di un’altra banconota dello stesso taglio. In primis va guardata la banconota in controluce, appoggiandola su una superficie illuminata. Su entrambi i lati della banconota devono essere ben visibili: la filigrana che mostra l’immagine di un motivo architettonico e il valore nominale della banconote, il filo di sicurezza e il registro di stampa “recto-verso”.
Poi, muovendo la banconota e’ possibile osservare sul fronte l’immagine cangiante della lamina olografica (striscia per i tagli bassi con il simbolo dell’euro e il valore nominale e placchetta per quelli elevati con un motivo architettonico e il valore nominale).
Mentre sul retro le banconote di basso taglio devono presentare una striscia iridescente. In quelle di grosso taglio (a partire dalle banconote di 50 euro), inoltre, la cifra indicante il valore nominale deve cambiare colore, passando dal viola al verde oliva o al marrone.
Le cinque sigle della Banca Centrale Europea e la cifra accanto, indicante il valore nominale della banconota, devono essere altresi’ elementi in rilievo percepibili.
Va, infine, ricordato che se si e’ in possesso di una banconota sospetta non bisogna tentare di spenderla, in quanto la restituzione o l’immissione in circolazione di banconote false costituisce reato.
Fonte: Leonardo.it