Rimane sempre valido il blocco dei rincari riguardanti i pedaggi delle autostrade e alla creazione di nuove stazioni di esazione, che è stato deciso dal Tar del Lazio. Il Consiglio di Stato ha infatti opposto il suo veto di fronte al ricordo d’urgenza presentato dal governo e dall’Anas contro la sentenza avversa del Tar, che aveva espresso la sua bocciatura di fronte agli aumenti previsti nella manovra economica.
Il Consiglio di Stato ha, quindi, rigettato l’istanza del CdM e dell’Anas, rimandando la decisione all’udienza del prossimo 31 agosto.
In base a quanto affermato nell’ordinanza, al momento, non ci sono i presupposti per attuare un provvedimento cautelare con il profilo dell’estrema urgenza, come richiesto invece invano dal governo.
Il Tar del Lazio aveva bocciato senza troppi giri di parole i rincari e i nuovi ingressi a pagamento, decisi all’interno della Finanziaria 2010, accogliendo in questo modo i ricorsi di tre Province e molti Comuni sull’asse Lazio-Abruzzo, i cui pendolari sarebbero stati i più colpiti da questi aumenti.
Il Tar aveva affermato che il pedaggio non può essere considerato una tassa, quanto invece una contropartita per la fornitura di un servizio.