“Scandaloso il costo degli SMS in Italia”. E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, facendo osservare il paradosso per cui spedire un messaggio in un altro paese europeo costa meno rispetto al messaggio mandato nella stessa città.
“Il servizio SMS -spiega Dona- ha un costo pari a zero per il gestore (come dimostra il fatto che spesso si offrono promozioni che prevedono l’invio gratuito di migliaia di messaggi) ed è quindi inaccettabile che le aziende del settore fatturino milioni di euro soprattutto sulle prepagate dei più giovani grazie ai messaggini”. Secondo un recente studio del professor Keshav Srinivasan, docente di informatica all’Università di Waterloo in Canada, (pubblicato anche sul New York Times) risulta che gli SMS vengono inseriti nello spazio libero del segnale di controllo, segnale che cellulari e antenne del gestore si scambiano tra loro continuamente a prescindere dalla presenza di un SMS da inviare, senza occupare banda maggiore o causare costi aggiuntivi all’operatore telefonico. In pratica, per l’operatore un SMS non costa praticamente nulla.
“Naturalmente i giornali italiani si sono guardati bene dal pubblicare la notizia di questa perdurante ruberia”, incalza Dona, facendo notare che “i quotidiani italiani, pieni zeppi di pubblicità telefoniche, si guardano bene dall’informare l’opinione pubblica su questi temi”. “Mister Prezzi non si lasci ingannare da questi furbetti ed imponga ai gestori italiani il tetto dei costi in vigore a livello europeo”. Secondo Dona “il Dott. Roberto Sambuco dovrebbe spiegare ai gestori che il vincolo di un costo massimo non è in contrasto con le regole della concorrenza, ma è la necessaria garanzia per gli utenti in un mercato che non perde occasione per fare speculazioni in danno dei consumatori, soprattutto i più giovani”.
Fonte: Consumatori.it