Maltempo: quali saranno le sorti dei prezzi per frutta e verdura?

Aumentano le preoccupazioni relative a possibili manovre artificiose o speculazioni monetarie messe a punto da imprese agricole fortemente danneggiate da piogge torrenziali e freddo gelido, che potrebbero gravare in maniera incisiva e tagliente, sulla condizione economica degli italiani.

La Cia denuncia timori e riserve verso possibili nuovi e ingiustificati rincari su colture agricole e beni alimentari, a causa degli effetti devastanti determinati dal cattivo tempo che si è abbattuto su tutto il paese, maltempo che ha portato alla distruzione di grandi porzioni di coltivazioni a cielo aperto,  dovendo rincorrere,  in seguito, ad un maggior utilizzo di gasolio e combustibili per riscaldare le serre.

I coltivatori sedano gli animi affermando che la maggio parte delle colture di stagione non risentiranno dei disastri climatici perché raccolte già tempo addietro,  soprattutto per quanto riguarda mele,  pere e kiwi, mentre piccoli aumenti potranno essere registrati per colture ancora in via di reperimento come arance,  mandarini,  e clementine.

Da alcune stime però,  pare che i danni subiti dalle strutture aziendali e agricole siano ingenti e devastanti,  superando addirittura,  i 300 milioni di euro,  perdite che potrebbero portare i produttori ad adottare eventuali vessazioni contro utenti e consumatori.

Così le associazioni dei consumatori mettono in guardia gli italiani affermando che,  nonostante la difficile situazione,  risulteranno assolutamente ingiustificati aumenti elevati per frutta e ortaggi di colture essenzialmente non colpite dall’evento, in quanto gli incidenti ferificatesi potranno incidere solo in maniera del tutto marginale sul prezzo finale del prodotto, che non dovrà subire particolari variazioni.

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