Referendum Fiat: sì al 63%, non c’è il plebiscito

Un’affluenza ottimale al 95%, ma il risultato non è quello che la Fiat si sarebbe aspettata: il consenso è arrivato da parte del 63% dei lavoratori, che lascia aperti tutti i pericoli e rischi della situazione.
Lo stabilimento di Pomigliano d’Arco adesso è davvero in pericolo: nella fabbrica campana, è alta la consapevolezza che quel 36% di no è di un peso specifico molto elevato.

L’Autorità per l’Energia Elettrica e Gas stila una graduatoria dei call center più efficienti

Oramai si sa che per noi poveri consumatori la trafila per ottenere risposte e delucidazioni in rispetto a situazioni e contesti riguardanti i nostri diritti, solitamente si rivela essere lunga e penosa, e questo purtroppo accade in ogni ambito della vita quotidiana.

Per poter agevolare la nostra condizione, l’Autorità per L’Energia Elettrica e il Gas ha deciso di rendere disponibile una vera e propria graduatoria dei migliori call center legati ad aziende di elettricità e gas, rispetto al loro grado di preparazione e tempestività.

Blog Open Day: come costruire un blog aziendale?

A volte le soluzioni per migliorare la propria azienda risiedono in piccole strategie facili da adottare ma in grado di assicurare ampi margini di profitto, come nel caso dei cosiddetti “Blog Aziendali”, uno delle ultime frontiere del marketing che comincia a rivelarsi, nel corso degli anni,  uno strumento utile e vantaggioso per tutto quello che concerne la comunicazione d’impresa.

Le aziende italiane pagano più tasse rispetto alle aziende dei paesi europei!

Tra tasse e contributi fiscali, gli italiani pagano in media ben 19,2 miliardi di euro ogni anno.

Questi i dati pubblicati in seguito al terzo simposio internazionale svolto da poco nella splendida città do Capri che ha raccolto la presenza dei maggiori esponenti e rappresentanti delle associazioni dei contribuenti presenti nei principali paesi europei.

Da quanto emerso dall’indagine condotta da KRLS Network of Business Ethics per conto dell’Associazione Contribuenti Italiani, sembra che siano gli artigiani, seguidi dai liberi professionisti e dalle Piccole e Medie Imprese,

Lavoro: la maggior parte delle aziende sceglie la cig evitando i licenziamenti

Nonostante tutti i discorsi su una possibile ripresa e sulla fine della crisi, portati avanti dai principali rappresentati del governo, la situazione nelle aziende è drammatica: le scelte, su breve termine, sono ancora condizionate verso tagli e licenziamenti. Ad esempio, pochi giorni fa, i lavoratori di Teleperformance, hanno dato vita ad uno sciopero in due diverse città italiane (Roma e Taranto), per opporsi alla decisione aziendale di porre in stato di mobilità circa 1000 dipendenti.

Nuovo piano quinquennale di Casa Fiat!

Nuovi ambiziosi piani giungono da Casa Fiat che, nell’ incontro durato ben 6 ore al cospetto della comunità finanziaria, ha illustrato i propri obiettivi produttivi, economici e organizzativi in vista per i prossimi cinque anni.

Volgendo uno sguardo ai possibili obiettivi industriali il gruppo prevede 6 milioni di auto prodotte da Fiat e Chrysler per il 2014, e solo in Italia sembra ne saranno prodotte circa 1 milione e 400 mila, un numero maggiore del doppio rispetto alla produzione attuale.

Nuova Analisi della Banca d’Italia sull’andamento di mutui e prestiti

Si profilano nuovi scenari nel mondo dei prestiti,  pare infatti che,  in seguito all’analisi condotta dalla Banca d’Italia sulle economie regionali,  siano emerse nuove tendenze adottate da famiglie ed imprese.
Da quanto stimato nel lavoro  in questione,  le famiglie italiane accendono sempre meno mutui, mentre le imprese tornano ad affidarsi ai prestiti, soprattutto al sud.

Sospeso Pagamento dei Tributi per un anno nella Regione Sicilia

Esonerata la Regione Sicilia dal pagamento dei tributi quali Irap, Ires, Iva e perfino il bollo auto per tutti i macchinari utilizzati in campo agricolo o artigiano da imprese e aziende. A  beneficiare di tale agevolazioni, tutte le imprese di stampo agricolo o artigiano che potranno ritenersi esentati dal pagamento di tributi e debiti fiscali pregressi da versare alla Regione Sicilia. Pare,  quindi,  che da febbraio i versamenti slitteranno per un intero anno,  questo è il provvedimento messo in atto da Raffaele Lombardo,  al fine di invertire la situazione di crisi sempre più destabilizzante,  che ha messo in ginocchio parecchie aziende siciliane.

Crisi: è il lavoro a preoccupare di più

Ai tempi della crisi, è il lavoro la preoccupazione più grande per i cittadini italiani. Infatti, un italiano su cinque dichiara che, da un anno a questa parte, qualcuno nella sua famiglia ha perso il lavoro o è stato messo in cassa integrazione. E’ questo uno dei tanti dati emersi dall’ultimissima ricerca effettuata dalla Confesercenti-Ispo che conferma come gli italiani di fronte alla crisi, in nove casi su dieci, siano abbastanza o molto preoccupati riguardo alla situazione economica. Sul versante imprenditoriale, nei primi nove mesi di quest’anno sono letteralmente sparite in Italia la bellezza di centomila aziende operanti nel settore del turismo, dei servizi e del commercio

Lavoro: 700mila posti a rischio nel 2010

‘Le conseguenze della crisi economica continuano a preoccupare e quello che maggiormente mette ansia é il mondo del lavoro. Noi pensiamo che la situazione sia complessa, difficile, ma non vediamo panico e non vediamo catastrofi. La stima di un milione di aziende a rischio, di cui ha parlato ieri la piccola industria, é la stima di aziende in difficoltà che hanno difficoltà nel credito, ad avere ordini, la stima ufficiale del centro studi di Confindustria è che si perderanno 700 mila posti di lavoro e non 4 milioni come ha detto la Cgil’.

Borsa: crollo dei dividendi per gli azionisti nel 2009

Il totale dei dividendi che, per il 2009, le società quotate a Piazza Affari hanno retrocesso agli azionisti si è attestato a 16,6 miliardi di euro, quasi dimezzandosi rispetto ai 31,4 miliardi di euro di monte dividendi del 2008. A rivelarlo è uno studio di Mediobanca che conferma come la crisi finanziaria ed economica abbia pesato sulla redditività delle aziende di Piazza Affari ma anche sulla remunerazione di chi investe nel capitale di rischio. Ad accusare il colpo, ma c’era da aspettarselo, è stato il comparto bancario;