Benzina: ancora speculazioni sui prezzi
“Se ce ne fosse bisogno, ecco la dimostrazione della doppia velocità del prezzo della benzina.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori ed Adusbef.
“Se ce ne fosse bisogno, ecco la dimostrazione della doppia velocità del prezzo della benzina.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori ed Adusbef.
Secondo le previsioni di autorevoli fonti, anche di un ex presidente dell’Opec, il petrolio quest’anno rimarrà intorno ai 50 Dollari al barile, ciò a causa della forte crisi economica.
Secondo i dati definitivi dell’Istat l’inflazione a febbraio si mantiene stabile all’1,6%. Dai dati dell’Istituto emerge un rallentamento dei prezzi dei beni alimentari e un rialzo del 2,4% della benzina rispetto a gennaio. Secondo Adoc è l’ennesimo fenomeno speculativo che danneggia le famiglie di oltre 400 euro l’anno. “Basta con la speculazione sui carburanti e con il giochetto della doppia velocità dei prezzi – dichiara Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc – appena il costo del greggio cresce, subito il prezzo della benzina sale, del 2,4% rispetto allo scorso gennaio. Al contrario, quando il greggio cala, la benzina non scende.
Il costo di un barile di petrolio è intorn ai 35 dollari. Ma i prezzi di benzina e gasolio, nonostante i continui cali, non scendono. Secondo Adoc i costi elevati dei carburanti rappresentano uno dei disincentivi all’acquisto dell’auto.
Alla fine della scorsa settimana, rispetto ai valori del 12 gennaio 2009, i prezzi di benzina e gasolio alla pompa sono saliti mediamente dell’1,7% a fronte di un prezzo del petrolio sceso sotto il livello dei $ 35 al barile sui mercati internazionali. A metterlo in evidenza è l’Associazione ADOC nel ribadire come in base all’attuale prezzo dell’oro nero la benzina ed il diesel non dovrebbero costare più di un euro al litro.
Ecco la prova inconfutabile della truffa che ci servono giornalmente i petrolieri &co.
Sono bastati 2/3 giorni di risalita del petrolio da 34 dollari a 43 per poi tornare oggi(14/01/09) a 37 per far risalire il prezzo della benzina, oggi più 2 centesimi.
Prezzo del barile in forte discesa: il Wti americano è arrivato a quota 33,86 dollari, in calo di oltre il 9% rispetto alla chiusura di ieri. Il brent di Londra perde 68 cent a 44,40 dollari al barile. Oggi l’Opec ha tagliato le proprie stime sulla domanda mondiale di greggio nel 2009, spiegando che l’aggravarsi della recessione contribuirà a ridurre la spesa per carburanti: secondo l’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio la domanda globale registerà una contrazione di 180 mila barili al giorno, pari allo 0,2%.
Prezzo del petrolio in calo a New York dopo i dati sulle scorte di greggio e benzina: il light crude del Nymex chiude in calo di 50 cent a 37,28 dollari al barile (minimi del giorno a 36,51 dollari). Il Dipartimento dell’Energia Usa ha comunicato che gli stock di greggio sono aumentati nella settimana al 9 gennaio di 1,144 milioni di barili a 326,563 milioni (287,1 milioni l’anno scorso).