In Borsa? Ora si scommette sui reattori nucleari e sull’acqua
Investire in energia nucleare? Nell’acqua? Nelle energie alternative? Ora si può. Gli strumenti di investimento continuano a proliferare, anche in tempo di crisi. C
Investire in energia nucleare? Nell’acqua? Nelle energie alternative? Ora si può. Gli strumenti di investimento continuano a proliferare, anche in tempo di crisi. C
Arrivano da Internet le prime conferme di una tendenza alla flessione dei prezzi delle case. I dati – ancora parziali – di gennaio 2009, elaborati da Immobiliare.it (portale con oltre 3 milioni di visitatori ogni mese e più di 8 mila agenzie attive nella vendita), fotografano in tutte le dieci più grandi città italiane un’erosione della valutazione al metro quadro. Le previsioni più recenti – dopo un 2008 all’insegna del calo marcato delle compravendite, ma con prezzi stabili – parlavano di cali compresi, nel corso del 2009, tra il 2 e il 4% (Tecnocasa) fino al -6% complessivo messo nel conto da Gabetti.
Chiusura positiva per Wall Street dopo una giornata trascorsa in altalena. Il Dow Jones avanza dello 0,79% a 8.277,08 punti, Il Nasdaq sale dell’1,16% a 1.529,33 punti, mentre lo S&P 500 segna un progresso dello 0,67% a 849,41 punti.
L’intervento del Tesoro americano a sostegno di Citigroup e Bank of America ha fatto sentire i suoi effetti sulle contrattazioni in Europa, dove i principali listini hanno chiuso in rialzo.
Dopo il crollo di ieri, sembra concretizzarsi un’altra giornata pesante per le Borse europee. A ben vedere l’avvio è stato in leggero rialzo. Un movimento dovuto alla speculazione che ha approfittato del tonfo dei listini nella seduta precedente per andare in acquisto e poi rivendere. Così, adesso, le piazze del Vecchio Continente corrono in terreno negativo: Francoforte cede l’1,02%, Parigi il l’1% e Londra l’1,95%. Il Mibtel, dal canto suo, cede lo 0,71% e l’S&P/Mib lo 0,7 per cento.
Dopo un’ apertura positiva le Borse europee virano al ribasso: Francoforte cede lo 0,62%, Parigi lo 0,58% e Londra l’1 per cento. Stessa performance per Piazza Affari che, partita al rialzo, viaggia in territorio negativo: il Mibtel segna un calo dello 0,20% mentre l’S&P/mib perde lo 0,52 per cento.
MILANO – Ancora un ribasso a Piazza Affari. E questa volta particolarmente pesante (soprattutto per l’S&P/Mib, che ha ceduto il 2,29%, mentre il Mibtel ha limitato il calo all’1,98%). Il comparto bancario ha pesato in modo determinante sul listino italiano, così come su tutti gli altri d’Europa, a causa delle notizie provenienti dagli Usa circa le difficoltà di Citigroup a chiudere l’annunciata cessione a Morgan Stanley della propria divisione Smith Barney.
Nuove negative notizie per i colossi dell’elettronica come Sony e Toshiba
La Borsa di Tokyo chiude gli scambi in forte ribasso con un tonfo del 4,79%, in scia alle perdite di lunedì a Wall Street, al sensibile apprezzamento dello yen sul dollaro che sfavorisce i grandi esportatori nipponici, e alle nuove negative notizie su colossi come Sony e Toshiba.
Avvio di settimana in rosso per le Borse europee, dopo una mattinata all’insegna dell’incertezza, sui nuovi timori per l’impatto che la recessione avrà sugli utili societari e sulla domanda delle materie prime, oltre che dai dati choc sul mercato del lavoro Usa nel 2008 e dalla flessione del comparto auto, su cui gli analisti hanno abbassato le stime.
Peggiora l’andamento dei listini europei, a un’ora dall’apertura di Wall Street. Alle 14,30 Parigi cede lo 0,11%, Francoforte lo 0,18%, mentre Londra e Madrid segnano ribassi dello 0,37 e 0,58%. Milano che nelle due ultime sedute ha fatto meglio delle altre Borse europee, è la peggiore del Vecchio Continente: il Mibtel cede l’1,45% mentre l’SP MIB è in ribasso dell’1,90%.
Riapertura in positivo per le piazze finanziarie europee nella prima seduta dell’anno sulla scia della chiusura al rialzo di molti mercati asiatici al termine di una seduta orfana della Borsa di Tokyo, chiusa per festività.
Rendimenti in forte calo per i BoT e i CTz. I Buoni semestrali sono stati collocati con un rendimento lordo semplice del 1,902% (1,25% il netto), in calo di 0,561 punti, ai minimi da marzo 2004. In deciso ribasso anche il rendimento del CTz scadenza 30 settembre 2010, offerto in settima tranche: il tasso lordo semplice si è attestato al 2,969% (2,84% netto), in flessione di 0,297 punti rispetto al precedente collocamento e ai minimi da febbraio 2006.