Allarme Istat, inflazione e prezzo tornano a correre
Da una parte la manovra economica, che dovrà riportare il pareggio, ma i cui effetti sui conti pubblici si sentiranno soltanto nei prossimi mesi, ancora di più nei prossimi anni. Dall’altra però sin da subito le tasche degli italiani si andranno a svuotare rapidamente, con l’inflazione che torna a salire e prezzi che aumentano un po’ in tutti i settori.
Bankitalia: bene la manovra, anche se il Pil calerà dello 0,5%
Con un livello paritario di tutte le altre condizioni, il biennio 2011-2012 potrebbe riservare al nostro paese, grazie alla manovra messa in atto dal governo, la riduzione della crescita del Pil, su termini che si aggirano intorno allo 0,5%, se non di più, mediante una compressione effettuata sui consumi e sugli investimenti.
E’ quanto sostenuto dal direttore della ricerca economica di Bankitalia, Salvatore Rossi che, parlando al Senato, ha sottolineato come gli effetti della finanziaria sui prezzi al consumo non sarebbero di grande impatto: è in pratica quanto affermato anche dalla Corte dei Conti e dall’Istat.
Manovra nel caos: alcune misure dividono la stessa maggioranza
Un caos: è quello provocato dalla manovra che ha come obiettivo il risanamento dei conti pubblici.
Anche il ministro Bondi, ovviamente appartenente alla coalizione di governo, comincia a manifestare un certo malcontento per quanto riguarda i tagli alla cultura, soprattutto per la maniera con cui sono stati adottati.
Allo stesso modo, le riduzioni imposte a Regione, Province e Comuni, vede il formarsi di un ente comune in aperto contrasto contro l’esecutivo.
Ocse: accordo per ridurre il deficit
Arriva il via libera delle sfere alte dell’Ocse, alla dichiarazione sui “Global legal standard”, un insieme di norme comuni che riguardano l’economia e la finanza, che si caratterizza per etica, trasparenza e correttezza.
A prendere parte all’accordo sono 34 paesi che già fanno parte dell’organizzazione francese, ma anche Brasile e Russia.
Manovra da 24 miliardi: adesso la palla passa alle Camere
Il governo ha dato il via libera alla manovra da 24 miliardi che andrà, secondo le intenzioni dell’esecutivo, a risanare parte dei conti pubblici italiani. Secondo l’opinione di Tremonti, non si tratta della classica finanziaria, quindi è importante gestirla insieme agli enti locali e alle parti sociali.
Manovra sui conti pubblici: ecco i primi dettagli
Vediamo nel dettaglio quali sono i punti principali toccati dalla bozza sulla manovra da 24 miliardi che domani passerà al vaglio del Consiglio dei ministri. Nonostante le smentite, il condono edilizio è presente, anche se il governo lo definisce “una sanatoria catastale”, con la possibilità, per gli interessati, di dichiarare l’aggiornamento catastale con sanzioni pari ad un terzo rispetto a quelle normalmente previste.
Il Fmi approva la manovra italiana sui conti pubblici
Il fondo monetario internazionale ha confermato la sua approvazione sulla manovra riguardante i conti pubblici nel nostro paese.
L’Italia, secondo il Fmi, ha bisogno di seguire una disciplina fiscale, in modo da diminuire l’incidenza del debito pubblico e incrementare il tasso di crescita sul lungo periodo.
Manovra conti pubblici: l’incertezza regna sovrana
Fa discutere il piano di risanamento dei conti pubblici che il governo sta preparando: da sottolineare le ultime novità sul condono edilizio, insieme alla sanatoria sulle “case fantasma”. E’ tempo di grandi lavori al ministero dell’Economia, per dare un volto più delineato a questo provvedimento da 26 miliardi di euro, che permetterebbe di rimettere un po’ in sesto i conti pubblici nel biennio 2011/2012.
Tremonti: accelerare la manovra correttiva
La situazione attuale, peggiorata negli ultimi giorni, sui mercati obbliga il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e tutto il governo a dare una sterzata necessaria nella preparazione della manovra correttiva che riguarda i conti pubblici.
Manovra conti pubblici: riduzioni più alte agli stipendi dei ministri e dei manager
La manovra tanto annunciata da Tremonti per rimettere in sesto i conti pubblici andrebbe direttamente ad incidere sugli stipendi di ministri e manager: vien da dire, finalmente, visto che fino ad ora gli unici che hanno pagato, e anche pesantemente, sono stati i cittadini italiani.
In ogni caso, dopo aver definito un “aperitivo” la riduzione del 5% degli stipendi dei parlamentari, si ragiona sulla possibilità di tagliare una cifra che oscilla dal 10 al 15%.
Comunque, rimangono alte le quotazioni che riguardano un taglio dell’indennità dei manager pubblici, anche fino al 10%.
Tremonti: la manovra ridurrà la spesa pubblica senza toccare le tasse
Giulio Tremonti rassicura gli italiani: intervenuto durante una conferenza stampa a Bruxelles, al termine dell’Ecofin, il ministro dell’Economia, ha sottolineato come la manovra per rimettere in sesto i conti pubblici dovrà mettere pressioni ai falsi invalidi e ai veri evasori.
Pensioni: dal 2011 verrà tagliata una delle due finestre di uscita
Come in ogni situazione, quando bisogna recuperare dei soldi, si stringono i conti, così il governo ha intenzione di dimezzare le “finestre” di uscita relative alla pensione di anzianità e quella di vecchiaia nel corso del prossimo anno.
E’ l’unica soluzione per riportare in cassa ogni anno circa 1,6 miliardi di euro.
La conferma è arrivata ieri dal ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, che ha sottolineato che il provvedimento entrerà in gioco solamente dopo che saranno maturati i requisiti.
Bce: crisi va fermata risanando i conti pubblici
La Banca Centrale Europea vuole, in qualsiasi modo, cercare di riportare a galla i conti pubblici: è l’unico modo secondo il massimo istituto bancario per bloccare la crisi, che altrimenti, andrebbe ad incidere in modo molto netto sulla crescita. Sono quindi necessari degli interventi decisi, per riportare a dei buoni livelli i conti pubblici.
Nel primo trimestre calano le entrate dello Stato
Le entrate nelle casse dello Stato hanno registrato una diminuzione di quasi 1.130 milioni di euro, in confronto ai dati rilevati nello stesso periodo del 2009. E’ quanto comunicato dal Dipartimento delle Finanze del Tesoro, che sottolinea anche come siano calate anche le imposte degli enti territoriali, che hanno registrato una diminuzione di 82 milioni di euro, pari al -1,7%. Situazione opposta si ha nell’andamento dei ruoli incassato che, nel primo trimestre 2010, hanno registrato un aumento pari a 293 milioni di euro, con una crescita di 33 punti percentuali.