Eurispes, la fotografia di una Italia in crisi

L’ultimo Rapporto Eurispes disegna i contorni di una Italia spossata dalla crisi: un Paese in cui gli italiani stessi ripongono poca fiducia. Lo dimostra  quel 40% di cittadini (un preoccupante +2,2% rispetto al 2006) che si trasferirebbe di buon grado all’estero. Adottando poi (ribaltandolo) il titolo un noto film dei fratelli Coen (“Non è un paese per vecchi”), si potrebbe aggiungere che l’Italia non è un paese per giovani: il 50,9% dei ragazzi tra i 25 e i 34 anni andrebbe volentieri all’estero.

Assicurazioni online: consigli e strategie per risparmiare

Assicurare la propria auto per molte famiglie è diventata  un’impresa quasi inaccessibile, perché la tariffe aumentano a dismisura compromettendo la stabilità economica di svariati nuclei  familiari.

Numerose sono le strategie da adottare per riuscire a risparmiare sulla propria assicurazione, prima tra tutte, quella di consultare il web. Accedendo ad internet infatti, vi è la possibilità di paragonare i vari prodotti presenti sul mercato confrontandoli tra loro, ricorrendo di conseguenza alla tariffa più conveniente.

La crisi più pesante al Nord per colpa dell’industria

La crisi ha fatto molti più danni al Nord e, in particolar modo, nel Nord Ovest.
I dati provengono dalle statistiche fornite dall’Istat e si riferiscono alle variazioni del prodotto interno lordo dell’Italia.
Il Pil ha registrato una flessione pari al 6% nel Nord-Ovest, del 5,6% nel Nord-Est, del 3,9% nel Centro e di 4,3 punti percentuali, infine, nel Sud: la media nazionale si è aggirata intorno al -5%.

Italia: la ripresa è più lenta rispetto agli altri paesi europei

Continua su un binario di lenta ripresa l’economia italiana.
Nel secondo trimestre del 2010, il prodotto interno lordo ha registrato un balzo in avanti, in termini reali, pari allo 0,5%. E’ passato ormai un anno dal termine della recessione e il nostro Pil è riuscito a recuperare 1,2 punti percentuali in confronto ai circa 6,8 che sono stati lasciati per strada per colpa della congiuntura economica sfavorevole.

Codacons: sempre più famiglie a rischio povertà

Si ritorna a parlare dell’oramai discusso provvedimento della social card, la famosa carta acquisti statale erogata con lo scopo d’aiutare i cittadini che versano in condizioni economiche difficili.

Ma chi è che può farne regolarmente richiesta?

In via generica si può dire che la social card può essere richiesta da tutti coloro che sono in possesso di una cittadinanza italiana,

Mercato immobiliare: ripresa troppo lenta

La risalita del mercato immobiliare dell’Italia procede ad un passo molto più lento di quello previsto e di quello con cui invece stanno progredendo i più importanti mercati esteri: come se non bastasse, i dubbi relativi al sistema economico globale pesano ancora sulle aspettative future. I prezzi scendono, ma sempre lievemente, con un ritmo davvero blando, mentre la ripresa che tanto si prevedeva, non avverrà sicuramente prima del termine del prossimo anno e, in ogni caso, almeno all’inizio, non sarà importante. E’ quanto evidenziato dal Rapporto sul mercato immobiliare 2010 di Nomisma, in cui viene sottolineata la stabilizzazione, in linea tendenziale, della domanda di immobili, riguardanti però solo il settore delle abitazioni.

Bankitalia: aumentano i rischi per le banche, ma reggono l’impatto della crisi

Le banche italiane proseguono nella loro battaglia contro la crisi, nonostante stiano crescendo i rischi di credito e invece stia calando, anche in modo abbastanza netto, la redditività.
E’ quanto sostenuto dalla Banca d’Italia, nella consueta relazione al Parlamento e governo sull’attività che è stata svolta nel corso dello scorso anno.

La relazione sottolinea come Bankitalia abbia aumentato nel 2009 l’attività di controllo per scoprire ed individuare sul nascere i profili di rischio tra le differenti banche del nostro paese.

I giovani industriali: senza crescita siamo un paese morto

Al convegno dei giovani industriali, svoltosi a Santa Margherita Ligure, si discute in particolar modo di responsabilità e riforme, correlate con il delicato periodo che sta attraversando l’economia italiana.
La situazione, secondo quanto sostenuto all’interno dell’assemblea, è seria e richiede uno sforzo comune di tutte le parti in causa per poterne uscire.

Istat: il reddito medio annuo delle famiglie italiane si è ancora ridotto

Probabilmente, la definizione di “crisi ormai lontana” non solo non è vera, ma è altrettanto distante dalla realtà, perché ci sono forti rischi di instabilità che potrebbero incidere negativamente sulla ripresa e sull’uscita del nostro paese dalla crisi.
E’ quanto sostenuto dal presidente dell’Istat, Enrico Giovannini, che si è reso protagonista della presentazione del Rapporto Annuale 2009, incentrato sulla situazione italiana.
La differenza tra l’Italia e gli altri grandi paesi industrializzati, sta sostanzialmente nella crisi del prodotto, che è stato molto più netta nel nostro paese, in quanto il Pil è ritornato sui valori su cui si attestava all’inizio del nuovo millennio.

Quali sono stati gli effetti della crisi sulla nostra popolazione?

Da alcune analisi condotte sull’impatto che la crisi economica ha avuto sulle famiglie italiane, è emerso che a mitigarne gli effetti sulla nostra popolazione sia stata la forte propensione al risparmio (tipica dei cittadini del Bel Paese) abbinata alla possibilità di vivere all’interno di una casa di proprietà, tendenza confermata anche dal Rapporto sulla situazione finanziaria delle famiglie italiane che ha analizzato a fondo indicatori di indebitamento, patologia finanziaria e vulnerabilità economica delle famiglie.

Ocse: bene l’Italia, ma occorre semplificare le regole e dare più poteri all’Antitrust

Il nostro paese può rafforzare la propria produttività e farla tornare su ottimi livelli, addirittura con un aumento del 14% in circa dieci anni, solamente dando una rapida sterzata alle riforme regolamentari che vanno a toccare il commercio, le professioni e l’energia.
Tutto ciò nonostante le previsioni di crescita per il prossimo lustro, siano abbastanza risicate.

Tra ripresa e coda della crisi: gli effetti negativi sempre sui lavoratori

Il 26 aprile il ministro dello sviluppo economico, Claudio Scajola, affermava ad alta voce che tutti i valori indicativi ci informano di come la crisi sia ormai finita. Lo scopo del nostro lavoro, continua Scajola, è adesso quello di ripristinare i livelli economici del 2008, anche se ovviamente necessitiamo di tempo: l’obiettivo è quello di dare una marcia in più alla ripresa per ritornare a tali livelli.

Grecia: la situazione dopo il sì della Germania

Il cosiddetto “giorno dopo”, la Grecia si risveglia ancora tremante, ma sapendo che, forse, il peggio è passato. Ovviamente la notizia che gli aiuti dalla Germania arriveranno a rimpolpare l’importo messo a disposizione dall’Ue, ha permesso alla Borsa di Atene un rialzo quasi dell’8,8% con l’indice relativo al settore bancario, che è salito addirittura del 14%.