I prezzi calano, ma c’è il timore inflazione per i prossimi anni

Il timore di una forte ondata inflazionistica nei prossimi anni sta progressivamente sostituendo, almeno in molti analisti, operatori ed investitori, quello di un collasso generalizzato del sistema bancario (e quindi di conseguenza di tutta l’economia). Sono sempre più numerose infatti le previsioni di un forte aumento della crescita dei prezzi, in conseguenza sia della grande disponibilità di massa monetaria messa a disposizione delle banche centrali, sia del notevole aumento del debito dei paesi sovrani. 

Tremonti sulle imposte: è impossibile ridurre la pressione fiscale con la crisi

Le imposte sulle società, dopo un decennio di ripetuti tagli alle aliquote oggi fermano la corsa al ribasso. La recessione economica ormai tocca l’economia reale, non é più, limitata come un anno fa, agli istituti creditizi. Con la crisi economica, in molti paesi e’ stata fatta la scelta di salvare le banche, nella assunzione che fosse la scelta costituzionale piu’ razionale – sottolinea il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, nel suo intervento al Meeting di Rimini, al convegno ‘Oltre la crisi’ -.

Fiat conferma gli obiettivi 2009

Per l’esercizio di bilancio 2009 il gruppo Fiat prevede di conseguire un utile netto oltre la soglia dei cento milioni di euro a fronte di profitti legati alla gestione ordinaria oltre la quota del miliardo di euro. Sono questi i target della casa automobilistica torinese reiterati in concomitanza con il rilascio dei dati relativi al secondo trimestre del 2009, chiuso da Fiat con un rosso di 179 milioni di euro che, pur tuttavia, risulta essere sostanzialmente azzerato se si escludono le poste atipiche.

Fiat: più vicino l’accordo con Chrysler

United Auto Workers, sindacato statunitense, ha accettato ieri notte un accordo per la riduzione del costo del lavoro voluto da Chrysler, dalla Fiat e dall’amministrazione Obama. Si avvicina sempre più l’alleanza tra Chrysler e Fiat. Il gruppo preme per essere fiancheggiata dalla società Lingotto in quanto l’alleanza potrebbe aiutare a evitare l’amministrazione controllata del gruppo di Detroit, se entro fine mese anche le banche creditrici accetteranno un’intesa di riduzione del debito da 6,9 miliardi.

 

Fmi: debito Italia nel 2010 salirà al 121%

Costo sempre più salato della crisi finanziaria che secondo il Fmi potrebbe toccare i 4000 miliardi di dollari di svalutazioni di cui due terzi a carico delle banche. Inoltre sempre per effetto della crisi finanziaria, il debito pubblico italiano salira’ nel 2010 al 121% con un incremento di 15 punti percentuali dal 106% del 2008. Lo sottolinea il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) nel Global Financial Stanbility Report, nel quale precisa che i costi per la stabilizzazione finanziaria sono risultati pari allo 0,9% del pil.

 

Debito, Trichet: «Nell’area euro nessun paese a rischio»

La Bce «ha piena fiducia nell’azione dei Governi, nelle misure che sono state prese finora sul debito alle quali seguiranno con certezza azioni appropriate anche in futuro». Lo ha detto il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, al termine del G7 finanziario di Roma, rispondendo alle domande dei giornalisti sui rischi di una crisi di fiducia nell’Eurozona a seguito delle difficoltà di Spagna, Portogallo e Grecia sui livelli di debito. «Non vedo alcun pericolo per i Governi dell’Eurozona», ha concluso Trichet.