Crescono i disoccupati negli Stati Uniti
Le Borse di tutta Europa, dopo un primo momento di crescita, sono di nuovo precipitate a fine mattinata, per poi chiudere in rialzo, grazie anche al discreto inizio di Wall Street.
Le Borse di tutta Europa, dopo un primo momento di crescita, sono di nuovo precipitate a fine mattinata, per poi chiudere in rialzo, grazie anche al discreto inizio di Wall Street.
Ottiene il via libera definitivo del Senato il decreto sui precari della scuola. Il testo, approvato con 137 sì di Pdl e Lega, 113 no di Pd e Idv, è legge, senza alcuna modifica rispetto all’esame della Camera. Il provvedimento tenta di mettere ordine nel settore dei precari, garantendo la continuità del servizio scolastico per quest’anno scolastico. Oltre ad aver espresso soddisfazione per l’approvazione del provvedimento il Ministro dell’Istruzione ha anche sottolineato come non ci siano stati tagli su ricerca e insegnanti di sostegno.
Le risorse per finanziarie investimenti e gravi fiscali senza scardinare i conti pubblici ci sono ma occorre mettere mano ad un taglio della spesa pubblica improduttiva che potrebbe far affluire almeno 15 miliardi alla ricerca e all’innovazione, alle infrastrutture e agli sgravi fiscali.
Dopo cinque trimestri di contrazioni il Pil italiano torna a crescere. Lo afferma Bankitalia nel suo Bollettino economico. La recessione mondiale si è arrestata – si legge nel rapporto – e si sta ora profilando una ripresa, in larga parte grazie al sostegno delle politiche economiche espansive adottate nei principali Paesi.
ROMA, 4 OTT – “Bisogna dissipare l’idea che dopo la crisi tutto continuerà a funzionare come prima. Il mondo è cambiato e le nuove regole sono un punto cruciale”. E’ Mario Draghi, governatore della Banca d’Italia a dirlo. In una conferenza stampa tenuta a Istanbul in qualità di presidente del Financial Stability Board, ha aggiunto che “la ripresa dopo la crisi sarà molto lenta e fragile, con un livello di disoccupazione in crescita ovunque”.
La pressione fiscale si attesterà quest’anno al 43% e scendera’ nel 2010 al 42,5%. E’ quanto si legge nella Relazione Previsionale e Programmatica per il 2010 diffusa dal ministero dell’Economia in concomitanza con la finanziaria che rivede al ribasso le stime del Dpef, dove si indicava una pressione fiscale al 43,4% per quest’anno e al 43% per il 2010.
Ci sono delle importanti novità che riguardano l’indennità ordinaria di disoccupazione. Innanzitutto c’è da premettere che purtroppo, specialmente tra i giovani non tutti hanno la possibilità di far valere una anzianità lavorativa che superi i due anni, vista la carenza di posti di lavoro attualmente in Italia. Quindi per venire incontro alle esigenze dei cittadini, è stata istituita l’indennità di disoccupazione a requisiti ridotti. Il lavoratore che ha lavorato almeno 78 giornate nell’anno precedente ha diritto alla disoccupazione con requisiti ridotti.
L’Ocse lancia l’allarme disoccupazione in Europa, e avverte: se per alcuni Paesi si può dire che il peggio sia passato, per altri, come Italia, Francia e Germania, la gran parte dei guai per i lavoratori devono ancora arrivare. Nell’outlook sull’occupazione 2009 che è stato presentato ieri, l’Ocse afferma che la crisi finanziaria e economica, ”la più grave di questi ultimi cinquant’anni”, si è rapidamente trasformata in una crisi dell’occupazione e le prospettive a medio termine ”non sono incoraggianti”.
Accesso preferenziale alle supplenze brevi e a progetti scolastici speciali (sostegno agli studenti in difficoltà, lotta alla dispersione scolastica), possibilità di essere inseriti in iniziative integrative organizzate dalle singole Regioni. Si apre un paracadute per i supplenti della scuola che sono rimasti senza contratto.
Le parole pronunciate dal direttore del Fondo Monetario Internazionale, Dominique Strauss-Kahn, durante un discorso presso la Bundesbank (l’istituto centrale tedesco), sono improntate ad un moderato ottimismo per quel che riguarda il futuro dell’economia mondiale.
Ancora qualche mese è l’America si lascerà il peggio alle spalle. Quest’anno, infatti, gli States dovranno piegarsi alla recessione economica con un prodotto interno lordo in sensibile contrazione, ma già dal prossimo anno è tempo di ripresa e di riscossa per l’economia. Per il 2009, infatti, il PIL a stelle e strisce, in base alle stime rilasciate dalla Casa Bianca, registrerà una contrazione del 2,8%, mentre nel 2010 ci sarà il tanto atteso rimbalzo con un incremento del prodotto interno lordo del 2%, per passare poi ad una crescita del 3,8% nell’anno 2011.
Per la Cgia di Mestre in autunno sono a rischio 200.000 posti di lavoro in Italia. Analizzando i dati Istat, spiega la Cgia, si riscontra che nel 4° trimestre degli ultimi due anni in Italia l’occupazione (rispetto al trimestre precedente) è sempre stata in calo: complessivamente si sono persi 260.000 posti di lavoro: 91.000 nell’ultimo trimestre del 2007 e 169.000 nell’ultimo trimestre del 2008.
Con l’approvazione del Decreto Fiscale, da parte del Consiglio dei Ministri, il Governo ha messo a punto tutta una serie di misure che comporteranno vantaggi tanto per le famiglie quanto per le imprese al fine di affrontare con serenità l’attuale congiuntura economica.
Sullo sfondo della sua “debole competitività”, l’Italia é tra i Paesi Ocse più colpiti dal calo dell’export (-20,9% nel 2009) assieme a Giappone e Germania, scrivono gli economisti dell’Ocse. Ma anche la domanda interna continuerà a diminuire nel 2009 (-4,2%) per riprendersi solo leggermente nel 2010 (+0,3%). Una situazione che porta l’Ocse a stimare un calo del Pil del 5,5% nel 2009.
L’impietosa e veritiera analisi economico-sociale della situazione del Paese fatta da Bankitalia dovrebbe non solo deve far riflettere ma anche prendere iniziative conseguenti da chi ha responsabilità di Governo.