Donne e Lavoro: una relazione complicata!
Il lavoro e le donne, una relazione piuttosto complicata..si direbbe! Un rapporto intricato, complesso e poco tutelato ..che spesso si macchia di sottili discriminazioni e di leggeri maschilismi sottaciuti.
Il lavoro e le donne, una relazione piuttosto complicata..si direbbe! Un rapporto intricato, complesso e poco tutelato ..che spesso si macchia di sottili discriminazioni e di leggeri maschilismi sottaciuti.
Il mondo del lavoro si sa in questo periodo non è roseo per nessuna categoria, ma recenti ricerche hanno dimostrato che per alcuni è ancora più difficili che per altri. Per il “sesso debole” ad esempio conciliare impegni famigliari e lavoro sembra essere un’impresa molto ardua.
A constatarlo un recende studio dell’Istat che dimostra quanto siano ancora troppo scarsi i servizi a disposizione delle donne madri.
Poco più di 92mila assunzioni, almeno un terzo delle quali dovrebbero interessare lavoratori sotto i trent’anni. E’ questo lo scenario da qui alla fine dell’anno che propone il mercato del lavorio in Italia, almeno secondo quelli che sono i dati in mano al ministero del Lavoro e ad Unioncamere, che monitorano di continuo l’evoluzione.
Il Consiglio dei Ministri italiano ha dato l’ok all’equiparazione dell’età per quanto riguarda l’ormai annosa questione delle pensioni di vecchiaia, costretta anche dalla forte pressione dell’Unione Europea.
Nel pubblico impiego avverrà così una parificazione a 65 anni, per quanto concerne le pensioni di vecchiaia, tra uomini e donne.
Arriva un’importante stretta dall’Unione Europea riguardante le pensioni: se il nostro paese non allineerà l’età pensionabile tra uomini e donne nel settore pubblica, allora dovrà subire un’ulteriore deferimento alla Corte di giustizia europea.
Nel 2008 il tasso di disoccupazione si attesta al 6,7%, dal 6,1% nel 2007, secondo le ultime rilevazioni dell’Istat. L’aumento non é stato esponenziale, lo sostiene anche il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, affermando che nelle attuali condizioni sono dati confortanti perchè ci dicono che c’è una disoccupazione a chiusura d’anno del 7%, senza dubbio meno preoccupante di tutte le previsioni dell’opposizione e di un pezzo del sindacato.
La spesa pensionistica italiana cresce meno rispetto alla media europea, ma «resta ancora tra le più elevate nell’Ue», anche attuando pienamente le riforme adottate. Per garantire dunque la sostenibilità di lungo periodo del sistema «potrebbero essere considerate misure addizionali, specialmente un ulteriore aumento dell’età pensionabile, in particolare per le donne».
Si allontana l’età pensionabile per le donne , che dovranno attendere i 65 anni come per il loro colleghi uomini. Entro il 2018 infatti uomini e donne che lavorano nel pubblico impiego infatti in pensione alla stessa età: il tetto per le lavoratrici, così come chiesto dalla commissione europea, sarà innalzato a quota 65, anche se gradualmente e a partire dal 2010.