I Mutui Italiani sono i più alti di tutta l’Europa, perchè?

Il prezzo dei mutui continua a salire, numerose infatti sono le associazioni dei consumatori che da tempo sottolineano tale problematica  diventata a dir poco ingestibile per numerose famiglie.

Una condizione, questa, attestata da numerose indagini e inchieste che, proprio nella giornata di ieri hanno palesato nuovamente una forte tendenza al rialzo, classificando i mutui italiani tra quelli più alti in tutta Europa.

Financial Times, l’Italia è instabile

Nella giornata di ieri vi abbiamo parlato di un articolo del Wall Street Journal nel quale si scansava l’ipotesi che l’Italia potesse fare la fine dell’Irlanda; sempre ieri inoltre c’è stato un balzo di mezzo punto percentuale del costo di finanziamento del debito italiano, insomma gli economisti internazionali parlano del nostro paese. Da questi dibattiti è emersa una Italia che dimostra una certa salute dal punto di vista di finanziario, i conti pubblici sono migliori rispetto a quelli di altri paesi e le banche risultano essere solide, mentre il debito privato è decisamente basso. Non poteva essere altrimenti, le banche in Italia hanno da tempo chiuso i cordoni delle borse e le tasse sono tra le più alte d’Europa, insomma nonostante gli sprechi e i ricchi stipendi di chi fa finta di governarci qualcosa pare che avanzi per far fare all’Italia una figura quanto meno decente a livello internazionale.

Wall Street Journal, Italia in buona salute ma…

Una fonte decisamente autorevole si è messa a dare una occhiata ai conti dei paesi europei, il rischio nel vecchio continente è altissimo, la fiducia nell’Euro sta crollando e la scorsa settimana si è rischiato grosso, grossissimo, con l’Irlanda. La verde isola del nord era un esempio di fulgida crescita economica, solo alla fine degli anni ottanta si trattavia di un paese senza futuro, in pochi anni è diventato una tigre, poi è esploso come una bolla di sapone.

In calo le compravendite immobiliari

Ieri vi abbiamo parlato della fiducia in salita dei consumatori, che per il terzo mese consecutivo continua a salire, pur ribadendo di non essere economisti vi abbiamo detto che pur persistendo problemi gravi che minano l’economia italiana, primo fra tutti la mancanza per molti di uno stipendio adeguato, l’indice in positivo è un segnale molto buono.

Tamoil, in chiusura la raffineria di Cremona centinaia di posti lavoro a rischio

Gravi problemi in vista, la Tamoil, nota azienda libica, ha confermato di voler chiudere la sua raffineria di Cremona e di trasformarla in un mero deposito, a niente dunque sono serviti i buoni uffici del nostro governo con quello libico, a meno che non si pensi al bunga bunga che il nostro Presidente del Consiglio ha imparato proprio da Gheddafi (questo almeno a loro dire).

Isae, cresce la fiducia delle imprese in Italia

I numeri sono sempre freddi e certo non riescono mai a dare la reale percezione di come possa andare un paese, o meglio come l’economia di quel paese stia reagendo ad una crisi, tuttavia gli istittuti di statistica hanno il compito di analizzare perennemente ed a cadenze regolare la situazione, e finalmente arriva qualche notizia positiva per la martoriata Italia.

Continua la critica della Bce: stop alla politica nei conti pubblici

La Bce continua a criticare l’intesa approvata sulle nuove regole per il Patto di stabilità, che è stata conseguita giovedì scorso all’interno del Consiglio dei ministri finanziari dell’Ue (Ecofin).
In data odierna si registra un altro intervento di Juergen Stark, uno dei membri del consiglio esecutivo della Banca centrale europea, che esprime la sua opinione direttamente sul Financial Times tedesco.

Bankitalia: puntare su riforma delle pensione e P.A. per la ripresa

Il quadro economico rimane ancora una volta molto difficile e la ripresa evidenzia ancora una certa debolezza.
E’ quanto sostenuto dal direttore della Banca d’Italia, Fabrizio Saccomanni, intervenuto ad un’audizione sulla Decisione di finanza pubblica all’interno delle commissioni Bilancio di Camera e Senato.
Una ripresa che si è verificata con meno intensità in confronto a quella sostenuta nel rapporto, avrebbe solamente l’effetto di rallentare il raggiungimento degli obiettivi dichiarati.
Secondo Saccomanni, quindi, è necessario riequilibrare i conti, ma anche rafforzare il potenziale di crescita dell’economia.

Nuovi “guardiani economci” per l’Unione Europea

Grandi novità in arrivo da Strasburgo dove l’assemblea dell’Unione Europea ha votato per la riforma europea della vigilanza finanziaria, che è ormai divenuta legge. Della riforma si discuteva ormai da qualche tempo ma solo ora potrà diventare operativa, introducendo alcune novità nel controllo delle attività finanziarie e monetarie in tutto il territorio comunitario.

Italia: la ripresa è più lenta rispetto agli altri paesi europei

Continua su un binario di lenta ripresa l’economia italiana.
Nel secondo trimestre del 2010, il prodotto interno lordo ha registrato un balzo in avanti, in termini reali, pari allo 0,5%. E’ passato ormai un anno dal termine della recessione e il nostro Pil è riuscito a recuperare 1,2 punti percentuali in confronto ai circa 6,8 che sono stati lasciati per strada per colpa della congiuntura economica sfavorevole.

Mercato immobiliare in ripresa nel primo trimestre del 2010

Il mercato immobiliare ricomincia a correre: nel nostro paese, considerando i primi tre mesi del 2010, le convenzioni che si riferiscono alle compravendite di unità immobiliari hanno raggiunto l’importante cifra di 190.728. Con una crescita del 2,3% in confronto al medesimo periodo del 2009, il mercato immobiliare afferma una ripresa che non si era mai vista negli ultimi mesi. Nello specifico, facendo riferimento agli immobili ad uso residenziale, l’aumento arriva addirittura al 3%.