La situazione economica e politica europea continua ancora ad essere piuttosto precaria e problematica, difatti, nonostante la tensione sui titoli di Stato italiani si sia temporaneamente allentata, resta ancora molto probabile il rischio di un imminente default della Grecia che continua a rasentare il fallimento nonostante gli aiuti stanziati dall’Europa.
Ennesimo si del Bundestag agli aiuti per il governo Greco, il settimo per la precisione, in meno di due anni. Ma la situazione greca sembra essere oramai caduta in una tragica condizione da cui difficilmente potrà uscirne vittoriosa.
Durante la mattinata di ieri il noto marchio bancario Intesa Sanpaolo ha lanciato sul mercato europeo un’emissione obbligazionaria pari ad un 1 miliardo destinata interamente ai mercati internazionali. Lo scopo del lancio obbligazionario risiede nell’esigenza della banca in questione di ottimizzare la gestione di tesoreria.
Grecia: si all’austerity! Caos e scontri ad Atene. Il governo Greco si è finalmente espresso in merito alla questione degli aiuti dell’Ue necessari per impedire il fallimento. Un pacchetto di aiuti che però, costerà molto caro ai cittadini e ai lavoratori greci che presto dovranno fare i conti con l’abbassamento dei salari e delle pensioni, senza contare i numerosi licenziamenti previsti nel settore pubblico.
Dopo un lungo iter, quello che oramai è stato ribattezzato “Decreto Semplificazioni“ è stato finalmente approvato dal Consiglio Dei Ministri. Il Decreto Semplificazioni, approvato non senza difficoltà, punta a semplificare la vita amministrativa e burocratica italiana, spesso caratterizzata da lungaggini e prolissità che complicano, inutilmente, la vita di noi poveri ed impotenti cittadini.
Durante la giornata di ieri il gruppo Intesa Sanpaolo ha lanciato sul mercato un’obbligazione pari a 1,5 miliardi, una mossa questa, accolta ben volentieri dagli investitori internazionali. La risposta, come dicevamo, ha trovato terreno fertile tanto che il gruppo ha potuto contare su un accumulo di circa 2,7 miliardi.
In un momento difficile come questo per la nostro Paese solo alcune regioni stanno provando a fare qualcosa per promuovere e far muovere le proprie economie. In quest’articolo proponiamo due interessanti iniziative della regione Toscana e della regione Piemonte, pronte a interessanti iniziative per le proprie aziende.
Il mercato dell’auto è sempre più in crisi:; lo si nota sempre più evidantemente dai dati delle immatricolazioni che nel mese di dicembre hanno subito un ulteriore calo toccando quota -15,3% con 111.211 immatricolazioni nel nostro Paese contro le 131.298 dello stesso periodo del 2010.
Basta guardarsi intorno, osservare le condizioni di vita di pensionati, operai, casalinghe e famiglie monoreddito per capire che.. la crisi del debito europea non è ancora finita né tantomeno si vede una qualche possibilità di risoluzione.
La tanto discussa Manovra Monti è stata approvata, ed ora gli italiani dovranno affrontare numerosi sacrifici, pensando a come risaldare lo stato di salute del Paese oramai allo sbaraglio. Dopo numerose polemiche, riformulazioni, modifiche e testi definitivi, la Manovra è definitivamente diventata legge, una legge che presto imporrà nuove ed imponenti tasse.
Negli ultimi mesi, numerosi sono gli analisti finanziari che continuano caldamente a consigliare investimenti su oro e petrolio, convinti fermamente che una tale manovra potrebbe portare numerosi e importanti guadagni nelle tasche dei risparmiatori italiani, soprattutto nel breve termine.
Come mai tale particolare convenienza?
Comprare oro conviene? Gli italiani continuano a cercare una nuova forma di investimento sicura ed affidabile. Soprattutto negli ultimi mesi, si è potuto assistere ad un’incredibile impennata rispetto alle quotazioni dell’oro, il metallo in questione infatti ha rappresentato un fonte di investimento piuttosto ricercato grazie alla messa in mercato di prodotti finanziari specifici volti a lucrare sull’apprezzamento dei lingotti.
La condizione economica della zona euro diventa sempre più preoccupante.. e lo scenario politico italiano non sembra fornire maggiori sicurezze. Proprio qualche giorno fa infatti, per tamponare l’arrivo di un oramai sempre più vicino tracollo economico, Mario Draghi, capo della Banca Centrale Europea, ha scelto di procedere al taglio di un quarto di punto percentuale sui tassi di interesse.
Data la condizione in cui versa l’economia italiana, sembra essere oramai abbastanza chiara l’impossibilità di investire nella nostra economia, sia da parte dei grandi che dei piccoli investitori. Lo scenario economico che si prospetta sembra essere a dir poco preoccupante.
Dopo veti, polemiche, intrecci, e beghe tra maggioranza e opposizioni sembra essersi finalmente chiuso un capitolo, Ignazio Visco sarà il nuovo governatore della Banca d’Italia.